Marotta lancia il grido d'allarme: "Il calcio italiano è a rischio default"
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Le difficoltà del calcio italiano e i pochi aiuti del governo. Di questo ha parlato oggi Beppe Marotta, ad dell'Inter, nel corso di una intervista concessa a 'Il Sole 24 Ore'. "La Serie A e più in generale il calcio italiano sono a rischio default - le sue parole -. Questa cosa il Governo e le istituzioni politiche non possono più ignorarla. È un sistema sull’orlo del baratro, che aveva certamente squilibri già prima del Covid, ma che non ha ricevuto praticamente nulla in questi due anni di pandemia. I margini di resistenza si sono assottigliati al minimo".
"Aver dovuto ridurre gli ingressi a 5mila spettatori è stata un’ulteriore dimostrazione di serietà e un ulteriore sacrificio per noi - ha aggiunto Marotta -. Per questo negli ultimi provvedimenti del Governo come la legge la Bilancio e il decreto Ristori ci saremmo aspettati più considerazione. Il sistema calcio italiano? Non c’è dubbio che si debba creare un modello più sostenibile, riducendo gli ingaggi. Calciatori e sindacati non possono celarsi dietro i contratti principeschi firmati in epoca pre-covid. Ma attenzione ai tagli eccessivi. Non possiamo permetterci di perdere competitività a vantaggio dei tornei stranieri. Sarebbe un circolo vizioso. Semmai dobbiamo far crescere i ricavi".
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