La maledizione ucraina è spezzata: l'Inter batte 2-0 lo Shakhtar e ora attende il Real
Una vittoria fondamentale: l'Inter piega lo Shakhtar grazie alla doppietta di Edin Dzeko, materializzatasi dopo un primo tempo di sprechi e di lenta erosione della resistenza ucraina. La squadra di Inzaghi è ora ad un passo dagli ottavi di Champions: in caso di vittoria o pareggio del Real a Tiraspol, la qualificazione diverrebbe aritmetica.
Le scelte
Inzaghi conferma dieci undicesimi dello schieramento anti-Napoli: l'unica variazione sul tema, annunciata, è la presenza in attacco di Dzeko, preferito al Tucu Correa. Calhanoglu vince ancora il ballottaggio con Vidal, in difesa è confermato Andrea Ranocchia, deputato a far le veci di De Vrij al fianco di Skriniar e Bastoni.
L'Inter colleziona occasioni
Il primo tempo è sostanzialmente a senso unico. Lo sviluppo dei nerazzurri è armonioso, regala diversi momenti di buon calcio ed è a tratti scrosciante. Manca però l'elemento sul quale poggia tutto il resto: il gol. E dire che l'Inter di occasioni ne crea, anche a profusione. Marlon e Stepanenko murano sul più bello Lautaro, imbeccato da un bel disimpegno di Barella, ma è Dzeko il più attapirato: il bosniaco sbaglia un gol facile davanti a Trubin - che ringrazia e respinge con i piedi -, per poi sparacchiare lontanissimo dallo specchio con il piattone. Nel mezzo c'è spazio per un prodigio dello stesso Trubin, su un colpo di testa stavolta ben eseguito dal Cigno di Sarajevo. La porta è stregata e fa riaffiorare atavici timori d'inconcludenza contro gli ucraini. Il sipario sulla prima metà cala con il punteggio sullo zero a zero.
Dzeko sblocca il match
L'intervallo non spezza l'inerzia di una gara che continua ad essere dominata dagli uomini in maglia nerazzurra. Alla produzione del primo tempo l'Inter aggiunge maggiore concretezza sotto porta: il primo a gonfiare il sacco è Lautaro, a segno con una volée preceduta da una spinta astuta su Matvijenko. Il contatto sfugge ad Hategan, ma non al VAR, che non convalida. È però il prodromo del vantaggio, che si concretizza di lì a poco: Darmian si vede respingere un tiro in area, ma sulla ribattuta è implacabile Edin Dzeko, che trova l'angolo e si redime, facendo esplodere San Siro.
Ancora Dzeko, gara in cassaforte
L'Inter stappa la partita e inizia a divertirsi, complice il calo vertiginoso di uno Shakhtar che accusa il colpo e mostra il fianco. Ecco allora che il raddoppio è logica conseguenza di tutto ciò: Perisic va in fuga sulla sinistra, dipinge uno spiovente arcuato ancora per Dzeko, che deve solo appoggiare in rete il pallone di testa. La gara volge al termine senza patemi, anche se la difesa corre un grosso rischio su un destro a botta sicura di Dodo che scheggia il legno alla sinistra di Handanovic. È l'ultimo atto: l'Inter può esultare, ora si attende il verdetto di Tiraspol.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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