Inter-Vidal, in estate sarà addio: c'è l'ipotesi rescissione unilaterale
Una volata finale da vivere tutta d'un fiato. Anche perché a fine stagione, tra l'Inter e Arturo Vidal, sarà addio. Per una serie piuttosto variegata di fattori: l'ingaggio del cileno è incompatibile (eufemismo) con il diktat di sostenibilità imposto dalla proprietà, e il suo rendimento a Milano non ha mai convinto fino in fondo. Ad aggravare il quadro, c'è il fattore età: a maggio Arturo compirà trentacinque anni, troppi per una squadra che per consolidarsi ai vertici del campionato italiano non può prescindere da una programmazione lungimirante.
Arturo, quanto mi costi
Ingaggio insostenibile, dicevamo. Quantificando: 6 milioni netti a stagione, pochi altri in rosa arrivano a percepire tanto. Non solo: in caso di permanenza, l'anno prossimo Vidal guadagnerebbe circa 9 milioni. Uno sproposito che l'Inter, di questi tempi, non può in alcun modo permettersi.
La clausola pro-Inter
C'è però una scappatoia. A sua volta piuttosto onerosa, ma il minore tra i mali ad oggi preventivabili. L'accordo con il cileno prevede infatti che l'Inter, a giugno, possa esercitare un'opzione che le consentirebbe di rescindere unilateralmente il contratto con l'ex Barcellona per la modica cifra di 4 milioni. Con la scadenza prevista nel 2023, è difficile immaginare che qualche club possa presentarsi in viale della Liberazione con un'offerta congrua per il classe '87. Tutto lascia credere, almeno a queste condizioni, che la clausola di cui sopra sia da considerare la soluzione più logica, oltre che quella più agevolmente percorribile, per liberarsi a costi relativamente ridotti del centrocampista.
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Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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