Frattesi: "La discriminante per la mia scelta? Il ruolo, sono una mezzala"

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il centrocampista del Sassuolo Davide Frattesi parla così delle voci sul suo conto: "Se controllo spesso il telefono? Mica tanto. Ho chiesto al mio procuratore Riso di avvisarmi solo quando è quasi tutto fatto e così mi sono condannato all’autodistruzione. Lui è ermetico. I suoi collaboratori sono terrorizzati da Riso e non mi dicono nulla. Meno male che c’è mia nonna Stefania: ogni giorno mi manda la rassegna stampa fatta da lei. Fantastica. Le tre big sulle mie tracce? È una bella sensazione, non posso negarlo. Però adesso sono un po’ ansioso: vorrei che si definisse la situazione. E penso a mio nonno Carmine, che leggeva i giornali, amava il calcio e oggi sarebbe tanto felice".

E ancora: "Non sarebbe corretto indicare una squadra perché le trattative possono morire all’improvviso. Però cercherò di essere estremamente sincero: io ho scelto la squadra. E sono sicuro che il mio procuratore troverà il modo di accontentarmi, altrimenti lo mando... al mare. Però sento che ci sono altre società interessate a me. La discriminante qual è? Il ruolo: io sono una mezzala e voglio essere sfruttato per le mie caratteristiche. Credo sia normale".