Ceferin porge la mano ai 12 club ribelli: “In tempo per cambiare idea”

Ceferin porge la mano ai 12 club ribelli: “In tempo per cambiare idea”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 20 aprile 2021, 13:09Primo piano
di Arturo Calcagni

"Siete in tempo per cambiare idea". Aleksander Ceferin porge la mano ai 12 club ribelli e in occasione della riunione del comitato esecutivo della Uefa lancia anche un appello: “Vorrei rivolgermi ai presidenti di alcuni club, inglesi principalmente: signori, avete fatto un grande errore. Qualcuno potrebbe dire che sia avarizia, ignoranza o altro, ma non importa, siete ancora in tempo per cambiare idea. Tutti commettono errori".

I grandi club di oggi non erano necessariamente grandi club in passato e non vi è alcuna garanzia che diventeranno grandi club in futuro - ha spiegato Ceferin - Il calcio è dinamico, imprevedibile. Questo è ciò che lo rende un gioco così bello. I club che pensano di essere grandi e intoccabili oggi dovrebbero ricordare da dove vengono. E dovrebbero rendersi conto che se sono oggi delle grandi in Europa, è in parte grazie alla Uefa".

Poi la frecciata ad Agnelli: “Abbiamo bisogno di squadre come l'Atalanta la Dinamo Zagabria. Se il calcio europeo è al massimo livello mondiale sia per quanto riguarda i club che le nazionali, lo deve in gran parte alla sua diversità - ha spiegato Ceferi -. Bisogna che il sogno resti vivo per tutti che ha comunque ribadito che la Uefa non cambierà il proprio modello di riforma della Champions League: "Vi sarà un’implicazione più importante dei club, anche a livello finanziario, anche se l'Uefa ne manterrà il controllo. Con la Super League stanno provando a privatizzare il calcio. Ma siamo pronti, li aspettavamo anche se non sapevamo quando sarebbero arrivati. I governi, i tifosi, i media sono con noi. Gli permetteremo di prendere il calcio? No, credetemi, è una partita che non possiamo perdere".

In mezzo anche un accenno al Fair Play Finanziario: “Un’altra minaccia riguarda la sostenibilità finanziaria. Ho letto da più parti che vogliamo abolire il Fair Play Finanziario: non è vero, assolutamente. Dobbiamo però adattarlo alle nuove esigenze e proteggere chi sta investendo nei club, correggendo alcune delle ingiustizie che il FPP può aver portato in alcune circostanze".

Il numero uno della Uefa poi ha concluso stuzzicando non poco la Juventus: “Il calcio è dinamico e imprevedibile. E’ questo che lo rende così bello e così di successo. È per questo che siamo qui oggi. Dov’era il Manchester United prima della decade prima dell’arrivo di sir Alex? Lo ricordate? E dov’era la Juventus 15 anni fa? Credo che molti lo sapranno, in Serie B”.