Primo tempo di sofferenza a Wembley: 0-0 tra Italia e Spagna al 45'

Reti bianche dopo i primi quarantacinque minuti a Wembley tra Italia e Spagna. Gara complessa per gli azzurri, alle prese con un avversario agguerrito e superiore sin qui nel palleggio. La qualificazione resta in perfetto equilibrio, ma è ormai chiaro che per strappare il pass per la finale occorrerà mettere a frutto tutte le doti di resilienza e opportunismo della truppa di Mancini.
Le scelte. Annunciate, quelle di Mancini: il deputato a far le veci di Spinazzola sulla sinistra è Emerson Palmieri. Poi solo conferme: Bonucci-Chiellini l'inscindibile coppia di centrali, Barella-Jorginho-Verratti i tre tenori in mediana, e il confermato Immobile incastonato tra Chiesa e Insigne. La grande sorpresa nella Spagna è l'assenza di Morata: Luis Enrique sceglie Oyarzabal e Ferran Torres in appoggio a Dani Olmo, falso nove incaricato di erodere la resistenza azzurra.
Barella subito protagonista. L'avvio è subito carico di emozioni: Emerson dipinge una palla laser per l'inserimento di Barella, che elude l'uscita di Unai Simon e coglie il palo con un prezioso tiro a giro. L'ex Cagliari era però in offside, segnalato correttamente da uno degli assistenti di Brych una volta esauritasi l'azione. Il pressing dell'Italia è feroce, coraggioso. L'intenzione è chiara: asfissiare le fonti di gioco della Spagna, costringendo i palleggiatori di Luis Enrique a forzare la giocata.
Spagna pericolosa. L'approccio delle Furie Rosse è però consapevole, lucido, e disorienta i ragazzi di Mancini, mandati a vuoto dalle geometrie orchestrati dai capifila Olmo e Pedri. La contesa si anima: Unai Simon decifra male la sgambata a sinistra di Emerson, che appoggia al centro per Immobile. Scarico centrale per Barella, disinnescato sul più bello da Busquets. Non si fa attendere la risposta spagnola, che bussa alla porta di Donnarumma con un destro secco di Dani Olmo ribattuto da un gran guizzo del neo-parigino. Nel finale la qualità delle due manovre si intorbidisce un po', la Spagna spara a salve in un paio d'occasioni con Oyarzabal e Dani Olmo prima dell'ultima chance occorsa a Emerson, che sull'imbeccata di Insigne scheggia il legno alla destra di Unai Simon da posizione defilata.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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