Moratti a TeleLombardia: "Un privilegio essere stato presidente dell'Inter, a Madrid il ricordo più bello"
Nel giorno del 115° compleanno dell'Inter, Massimo Moratti è stato intervistato da TeleLombardia, che l'ha avuto ospite durante il programma "Inter Connection" per ricordare la sua esperienza da presidente nerazzurro. Si parte dalla stagione attuale: "Che voto diamo all'Inter? Non si usa più neanche a scuola dare giudizi (ride, ndr). Siamo partiti con molta più ambizione rispetto alla realtà odierna: il Napoli è fortissimo, ma 15 punti di distanza dalla capolista sono una cosa che non ti mette in condizione di pensare di aver fatto il massimo. La parte negativa è dovuta alla mancanza Lukaku che sarebbe stato utilissimo se in forma: ci sono degli alibi. E poi il fatto di Skriniar forse ha creato problemi. Mi ha stupito Lautaro. Sia nel ruolo di centravanti che in quello di capitano sta facendo molto bene col piglio giusto. Bene anche Calhanoglu a centrocampo. Abbiamo giocatori interessanti in fin dei conti".
Se si pensa all'Inter, si pensa alla famiglia Moratti.
"Certamente quello che ha fatto mio padre è stato importante perché ha dato una svolta internazionale alla società. Poi dopo abbiamo avuto una storia positiva anche con me, ho aiutato l'Inter mettendomi al suo servizio. Per noi questa cosa è molto bella, è un privilegio aver avuto quest'avventura: fa piacere anche il fatto che sia andata molto bene".
Se chiude gli occhi, qual è il giocatore che lei immagina con la maglia dell'Inter?
"Un po' tutti, dire Recoba è abbastanza normale: lo considero il massimo della fantasia e della completezza. Sapeva tirare, dribblare e fare tutto. Anche se per me Ronaldo rimane il più rappresentativo per la grandissima classe, era superiore".
Cosa pensa della questione stadio?
"Per la mia famiglia San Siro ha un significato, è nel cuore e nei ricordi in maniera forte: per forza rispondo che deve rimanere. Andando anche adesso allo stadio penso sia ancora bellissimo. Se vai allo stadio per vedere il calcio è ancora ottimo, se vai a vedere il cinema, ovviamente no".
I ricordi più belli.
"Il ricordo più bello è sicuramente Madrid, toccare la coppa e accorgersi che è più leggera di quanto pensassi: è stato qualcosa di bello e interessante. Il peggiore? Non voglio ricordare, mi dà fastidio e mi sento in colpa (ride, ndr)".
Rivedremo un Moratti presidente?
"Non lo so. Per quanto mi riguarda, io non pensavo di volerla ricomprare dopo mio padre, dopo capita. Erano più facili le condizioni nel passato, anche se erano comunque pesanti: adesso è difficile per una famiglia avere una squadra. Però non mi permetto di dire ai miei figli di non pensarci, ma c'è anche buon senso (ride, ndr)".
Se dovesse comprare un giocatore adesso?
"Non ci ho mai pensato perché ormai qualsiasi giocatore ha costi spaventosi. Mbappé è scontato e impossibile, ma avrei fatto qualcosa in più per Haaland, è forte".
L'Inter sembra non avere nessuno che la difenda nel campo mediatico: come la vede?
"Dopo le sconfitte bisogna sempre mettere la faccia, non è una cosa casuale. Così i tifosi capiscono che c'è un futuro positivo. Io non so come siano distribuiti i poteri in società, prendere posizione quando le cose vanno bene è facilissimo. Come tifoso, mi aspetto che qualcuno vada a difenderla. lo dico per sperare che così la domenica dopo sono contento o per il futuro. Il calcio è una cosa affascinante, ma in cui devi sognare".
Un ritorno di Mourinho rovinerebbe una storia perfetta?
"Dipende da che minestra riscaldata è. Se è un primo piatto buono, va bene anche riscaldato. Per Mourinho mi sembra valga sempre la pena".
E Conte?
"E' stato bravissimo, è uno che si isola, si mette uno contro tutti. Mourinho lo faceva come società, Conte come persona. Però con questo atteggiamento ha portato a casa risultati importanti, di Conte ne parlo molto positivamente".
Vede un futuro da allenatore per Cambiasso come dice Mourinho?
"Lo penso anche io, non sarebbe male se cominciasse una carriera. Sarebbe bravissimo".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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