Inter, le dichiarazioni di Inzaghi sono fondate: ecco gli investimenti fatti con Conte

Inter, le dichiarazioni di Inzaghi sono fondate: ecco gli investimenti fatti con ConteTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 16 marzo 2023, 12:30News
di Fabio Branchi

Come riportato da Tuttosport, la dichiarazione di Inzaghi dalla pancia del “Dragão” è risuonata forte ieri. «Uno scudetto che ha procurato qualche problemino economico», questa la frase del tecnico nerazzurro che ha scatenato un sacco di commenti. Una frase studiata dal tecnico, ovviamente ragionata guardando quanto l’Inter ha investito da quando è arrivato in panchina lui, nell’estate 2021, e quanto il club nerazzurro aveva invece speso nelle due annate precedenti (’19-21), quelle con Antonio Conte in panchina. Frase corretta a guardare i costi storici dei giocatori negli ultimi bilanci del club e l’ammontare dei vari monte ingaggi.  Dunque la frase di Inzaghi dei mesi scorsi «per me parla la mia storia: dove alleno io aumentano i ricavi, si dimezzano le perdite e arrivano i trofei» si riflette sui conti dell’Inter, bisogna però anche sottolineare come le due grandi cessioni di Marotta e Ausilio - Lukaku (113 milioni) e Hakimi (68) - siano arrivate nell’estate 2021, dunque dopo la conquista dello scudetto di Conte e all’inizio del lavoro di Inzaghi. Però è anche vero che gli stessi Lukaku (76 milioni) e Hakimi (43) erano arrivati per Conte e Inzaghi non li ha invece avuti. 

Ecco gli investimenti in entrata dell’Inter durante le due gestioni tecniche. "Per Conte - scrive il quotidiano -, il club nerazzurro ha speso circa 275 milioni per i giocatori della prima squadra, a cui vanno poi aggiunti altri 35 circa per giovani come Brazao o Agoume. Le spese principali, oltre alle due già citate (Lukaku e Hakimi), sono state per Barella (48.5), Eriksen (27) e Sensi (27), senza dimenticare i 21 milioni per Lazaro e Pinamonti (da ricomprare dal Genoa). I colpi per Inzaghi sono stati Correa (32.6) e Gosens (26.7), oltre a Dumfries (13.1), Asllani (14) e il prestito di Lukaku (8) Per il resto, spese basse (Dzeko 2.7), tanti elementi a zero (Onana, Calhanoglu e Mkhitaryan più Acerbi in prestito) e molti addii a snellire il monte ingaggi (Sanchez, Perisic, Vidal, Vecino, Ranocchia e Nainggolan)".