Inter, Calhanoglu si racconta: "Milano non si può paragonare ad altre città. Per me l'umiltà è fondamentale"

Inter-Juventus si avvicina, ed Hakan Calhanoglu si racconta sul Matchday Programme della società nerazzurra. Ecco le parole del turco, leader tecnico della squadra di Inzaghi e autore di due reti alla Juventus nella stagione 2021/22, sulle sue origini: "Da bambino passavo le mie giornate in un campetto vicino a casa. Mio padre era allenatore, un giorno ero in porta e lui, vedendo come rinviavo la palla, la partita successiva mi ha provato in campo e ho fatto benissimo. Il mio sogno è cominciato così e proseguito con tanto coraggio e sacrificio. Per me umiltà, sacrificio e coraggio sono essenziali. Sono caratteristiche che mi hanno accompagnato in tutta la carriera e che rimangono dei punti fermi anche oggi. L'importante per me è fare le cose bene, ascoltare i consigli e lavorare sempre. Ho debuttato a Karlsruhe, una piccola città molto bella in Germania. A Leverkusen ho vissuto un momento importante, il primo grande traguardo raggiunto. Milano è difficile paragonarla con altri luoghi, è speciale".

Calha, che ha creato 27 occasioni per i compagni nell'attuale stagione, si sofferma poi sul suo gol preferito della stagione, la rete al Barcellona in Champions League: "Ci sono diversi gol che per importanza o per il gesto tecnico sono diventati speciali per me, come quello contro il Barcellona di quest'anno. Una rete che non dimenticherò mai è quella che ho segnato ai tempi dell'Amburgo contro il Dortmund: stavamo vincendo 2-0, ho provato a calciare da fuori e ne è uscito un gol bellissimo".