Donnarumma racconta la rapina: "Tantissima paura, ero legato e non potevo fare niente"
Gianlugi Donnarumma, portiere del Psg, parla per la prima volta a Libero dopo la rapina con aggressione subita nella sua casa di Parigi: "Trovarsi alle tre di notte gente in casa all’improvviso penso che sia la sensazione peggiore che si possa provare. Io sono stato immobilizzato e Alessia (la fidanzata ndr) è stata costretta a consegnare tutto ciò che avevamo di prezioso. Non posso entrare troppo nei dettagli, ci sono le indagini in corso. Questa mattina io e la mia fidanzata abbiamo dovuto lasciare l’appartamento per permettere che venissero effettuati i sopralluoghi ed eseguire gli accertamenti utili alle indagini e ci siamo momentaneamente appoggiati in un hotel. La paura è stata tantissima, ma ancora di più era che potesse succedere qualcosa ad Alessia. Io ero impotente, legato, non potevo fare nulla.
Poi io non mastico così bene il francese ed è stato difficile spiegare a quelle persone dove stessero tutte le cose. E poi c'era Alessia, ancora adesso spaventatissima, insieme a loro. Avevo paura per lei. Il terrore che le potessero fare del male".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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