ADL pirotecnico: "La Serie A va aperta a tutti, ma con dei limiti. Salgono squadre che nessuno vuole vedere"
Aurelio De Laurentiis pirotecnico durante l'intervento all'inaugurazione della prima cattedra italiana dedicata alla “Giuridicità delle regole del gioco del calcio”, istituita a Santa Maria Capua Vetere. Il presidente del Napoli, oltre ad esprimersi sullo scudetto e su Steven Zhang, va all'attacco dell'attuale formato della Serie A: "Se ad un certo punto uno è convinto che ci siano due realtà calcistiche che per merito salgono in Serie A ma che nessuno vuole vedere perché magari fanno duemila presenza in televisione, è chiaro che quello mi crea un disagio. È difficile, a tutti democraticamente va dato il diritto di arrivare però servono limiti. Il calciatore che viene dal basso con l’esperienza può affermarsi in Serie A, il pilota di go-kart può arrivare in Formula 1. La Formula 3 però non può stare nella Formula 1, diventa perdente. Il campionato di calcio se comprende squadre che non hanno capacità economiche, è chiaro che diventa già forzato, sballato e compromesso e questo nessuno vuole capirlo. Ma poi cosa è grave, è che lo Stato è assente”,
ADL poi prosegue andando all'assalto dei procuratori: "Ho chiesto alla Figc attraverso quali modalità un club possa gestire esso stesso la Procura di in calciatore. Non è possibile che i procuratori prendano milioni per ogni singolo trasferimento. Lotto per equiparare il Sud al Nord e sono proprietario anche del Bari: mi dicono sempre cosa succederà se dovesse essere promosso, lo cederemo a chi ci darà la garanzia di saper gestire una squadra di calcio come una opera di ingegno”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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