Marotta delinea il futuro: dal "sogno Champions" al "ci manca una casa" sullo stadio

Marotta delinea il futuro: dal "sogno Champions" al "ci manca una casa" sullo stadioTUTTOmercatoWEB.com
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sabato 10 agosto 2024, 01:00I fatti del giorno
di Daniele Najjar

Intervista rivelatoria quella uscita oggi a Sette, settimanale del Corriere della Sera, con protagonista il presidente dell'Inter Giuseppe Marotta che ha parlato di diversi temi riguardanti l'attualità nerazzurra. A partire dalla proprietà che gli ha conferito il nuovo ruolo: "Sono grato a Oaktree per la fiducia. Conto su una struttura societaria forte, su una squadra di professionisti molto seri, oltre che capaci, e su un pubblico che è il nostro valore aggiunto. Metterò in pratica l’esperienza del vissuto precedente".

Obiettivi: sogno Champions League.

Marottta parla di obiettivi: "Innanzitutto l’Inter è l’Inter, quello che è stato fatto sotto la mia gestione non è nulla di straordinario perché questa era una squadra abituata a vincere". L'ultimo scudetto ha riportato il sorriso e vale molto secondo il Presidente: "L'Inter ha passato un periodo di buio e sofferenza, per questo quando abbiamo riconquistato insieme il primo scudetto è come se in quello ce ne fossero stati altri tre e quando a maggio abbiamo vinto ancora, portando la seconda stella, è come se questo nuovo scudetto ne contenesse dieci". E ora? Nessun limite per Marotta: "Ora l’Inter è ritornata a essere l’Inter che è sempre stata nella storia, l’obiettivo è puntare in alto. Un sogno è quello di regalarci la Champions. Alzare l’asticella non è un atto di presunzione, ma di orgoglio e consapevolezza. Dobbiamo provarci, l’importante è non avere rimpianti".

Stadio: "Ci manca una casa".

Il numero 1 nerazzurro parla poi del tema stadio: "Ci manca una casa. Oggi abbiamo San Siro che condividiamo con un’altra squadra, ma uno spazio tutto nostro rafforzerebbe quel grande senso di appartenenza che è caratteristica importante nella vita di una società di calcio. Stiamo facendo di tutto per realizzare questo sogno che è nostro come dei tifosi. Combattiamo con la burocrazia italiana che dilata i tempi. Una cittadella sarebbe una bella cosa. Purtroppo non è facile da realizzare, ma almeno uno stadio sarebbe indispensabile. Per il progetto di Rozzano ragioniamo su 70 mila posti".