La ThuLa e un Inzaghi stratega raddrizzano la classifica: il cammino verso la seconda stella è ancora lungo
Tornare a giocare dopo una pausa nazionali di due settimane circa, con ben 16 giocatori volati lontano da Appiano Gentile per unirsi ai propri Paesi, pareva davvero complicato. Specialmente se reduci da un pareggio striminzito contro il Bologna e la riapertura della Serie A combacia proprio con la trasferta spinosa a Torino contro i granata. Ma è nei momenti di difficoltà che la maturità e la grandezza dell'Inter è venuta fuori. Simone Inzaghi è stato il primo a mettersi in "discussione", effettuando quei cambi risolutivi a gara in corso che hanno completamente indirizzato la gara a favore: trovare il coraggio di rinunciare a pedine pesanti come Pavard e Barella, scommettendo sull'impatto vincente di Dumfries e Frattesi, non è scontao. E Inzaghi così ha vinto la partita.
Se vogliamo aggiungere poi la combo mortale Thuram+Lautaro, il gioco è fatto. Marcus alla prima occasione nitida su offerta di Dumfries ha stappato il match 1-0, infondendo già qualche insicurezza nel pacchetto arretrato granata orfano al 50' di uno Schuurs (fino a quel momento impeccabile). Da calcio d'angolo battuto al millimetro da Calhanoglu, Lautaro ha attaccato con veemenza la spizzata di Acerbi e allungato le distanze. E uno strappo terrificante palla al piede di Mkhitaryan ha portato in seno all'Inter il penalty poi siglato da Calhanoglu. Una serata chiusa con la ciliegina sulla torta, ossia il momentaneo sorpasso in classifica sul Milan a 22 punti (+1). In attesa di quel big match a San Siro, domani, contro la Juventus che potrebbe ribaltare nuovamente il campionato e la corsa allo Scudetto. Verso una seconda stella ancora molto distante...per entrambe le milanesi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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