Il prezzo di Skriniar e le parole di Marotta
Analisi logica (si fa per dire) delle parole di Marotta nell’intervista rilasciata ieri a Dazn. Pronti? Via.
Su Dybala
“Su Dybala si è parlato tanto, posso semplicemente dire che è un ragazzo serio e un grande professionista. Abbiamo un reparto offensivo di grande valore. Non c’era spazio per lui, non perché non fosse bravo ma perché non c’era la necessità. Poi tutto è stato strumentalizzato e si rischia di fare brutta figura, ma non è così. L’Inter ha un reparto offensivo molto importante, e ce lo teniamo ben stretto”.
Tutto vero: l’Inter ha inseguito Dybala fino a quando non si è palesata l’opportunità Lukaku. L’argentino aveva la possibilità di anticipare il belga, ma Antun ha traccheggiato e tanti saluti. Dopo l’arrivo di Romelu l’Inter ha “liberato” l’ex Juve. Che abbia fatto bene o malissimo lo deciderà il campo, ma è stata una scelta, non una beffa.
Su Bremer
“Piero Ausilio lavorava da mesi sulla pista Bremer, è un grande giocatore. Evidentemente i nostri condizionamenti legati agli equilibri economico-finanziari non ci hanno consentito di arrivare a una conclusione. Abbiamo fatto la nostra corsa, poi quando arrivano delle offerte distanti dalla nostra è giusta che il venditore faccia la sua scelta. Così come il calciatore, che è stato un grande professionista. È sfumata un’opportunità, ma i manager hanno l’obbligo di intraprendere delle strade, e queste a volte portano a conclusione negative, ma fa parte del gioco”.
Non riuscire a prendere Bremer è stato un peccato per mille motivi: perché è forte, perché l’avresti tolto a una diretta concorrente, perché era bloccato da mesi. È vero che la Juve ha messo sul piatto molto più grano, proprio per questo motivo l’operazione andava “anticipata”. E invece la proprietà ha scelto di temporeggiare. Amen, si volta pagina: il mondo continua anche senza Bremer.
Su Skriniar
“Abbiamo avuto un incontro coi tifosi, e ne siamo usciti ancora più rafforzati. Non è stata una protesta, erano chiarimenti. Noi abbiamo detto loro che da un lato dobbiamo costruire una squadra competitiva, ma dall’altro dobbiamo tener d’occhio l’equilibrio economico-finanziario. Skriniar è un giocatore fortissimo, non deve essere messo sul mercato per forza. Nelle settimane precedenti abbiamo avuto dei contatti e tutto verrà valutato: il tifoso però deve restare tranquillo. La squadra sarà sempre competitiva”.
Il discorso è chiaro. L’Inter non è nelle condizioni di togliere alcun giocatore dal mercato, al limite può scegliere di alzare la cifra da richiedere per questo o quello. Il limite di Skriniar è quantificato in 70 milioni: se il Psg formulerà quell’offerta il difensore partirà, viceversa si imposterà il rinnovo. Preghiamo insieme (e speriamo di vederlo un giorno con la fascia da capitano).
Su Lukaku
“L’ho trovato più leader di prima”.
È quello che ci auguriamo tutti. E comunque, quanto a “guide”, l’Inter non difetta a prescindere. E pensiamo a Barella. A Bastoni. A Brozovic. A Lautaro. A D’Ambrosio. Allo stesso Skriniar. Ad Handanovic. E, insomma, a tutti quelli che hanno tirato la carretta fino a qui.
Dai che fra poco si ricomincia.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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