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L'ambizione 'dice' Bernardo Silva o Nico Paz. Per sostituire Mkhitaryan serve l'eccellenza

L'ambizione 'dice' Bernardo Silva o Nico Paz. Per sostituire Mkhitaryan serve l'eccellenzaTUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 22:30Calciomercato
di Michele Maresca

L'estate del 2026 potrebbe rappresentare un momento di profondo rinnovamento della rosa dell'Inter, con svariati senatori del club meneghino che sono destinati a lasciare la squadra al termine della stagione. Tra di essi, un caso di spicco è rappresentato dal centrocampista Henrikh Mkhitaryan, il cui contratto in scadenza nel 2026 fa presagire la possibilità che questa sia l'ultima annata dell'armeno in maglia nerazzurra.

Nei suoi 4 anni a Milano, Mkhitaryan si è distinto per un ruolo primario nello scacchiere interista, mettendo la sua esperienza, la sua qualità e la sua personalità al servizio di una compagine che intendeva competere per conquistare trofei in Italia e scalare le gerarchie in Europa. Agendo da collante tra centrocampo e attacco, il classe 1989 ha pienamente soddisfatto le aspettative per cui la dirigenza ha deciso di puntare sul suo profilo (prelevandolo a parametro zero dopo 3 anni trascorsi alla Roma), divenendo un elemento imprescindibile della squadra allenata da Simone Inzaghi e, ora, da Cristian Chivu.

Chi può raccogliere l'eredità di Mkhitaryan? Nessun dubbio, si riparta dai profili top

Stante il peso specifico rivestito da Mkhitaryan nelle stagioni da lui disputate all'Inter, la certezza è che la strategia del club nerazzurro per sostituirlo debba fondarsi su un pilastro imprescindibile: il ricorso a giocatori di primissimo rango, in grado di prendersi la scena - a seconda del palcoscenico di riferimento - senza dover effettuare un lungo percorso di adeguamento al contesto del club meneghino.
Per questo motivo, come ricostruito dalla redazione de L'Interista, la società di Viale della Liberazione ha messo nel mirino due calciatori di età e standing diverso, ma accomunati dalla capacità di permettere all'Inter di sognare in grande. I nomi in questione sono quelli di Nico Paz e Bernardo Silva, tanto stimolanti quanto complicati per alcune ragioni specifiche. Il primo perché l'incastro che ne determinerebbe il passaggio all'Inter non può prescindere dal consenso del Real Madrid alla cessione in estate - un'ipotesi, al momento, non emersa nell'ambiente castigliano. Il secondo per lo stipendio che potrebbe chiedere al club nerazzurro, così come per la folta concorrenza da mettere in preventivo in caso di mancato rinnovo del contratto con il Manchester City (in scadenza nel 2026).

Lo scenario futuro 

Nonostante le difficoltà connesse alle due piste, l'Inter intende provare a perseguirle entrambe, conscia di quanto le traiettorie dei suoi successi futuri possano essere determinate dalla scelta dell'erede di Mkhitaryan, uno dei veri valori aggiunti delle ultime stagioni nerazzurre.