Sei gol e un’ora di grande spettacolo a San Siro: l’Inter mette a tappeto il Bologna

Sei gol e un’ora di grande spettacolo a San Siro: l’Inter mette a tappeto il BolognaTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 18 settembre 2021, 19:53Primo piano
di Arturo Calcagni

Servivano principalmente i tre punti, eppure l'Inter col Bologna si è scatenata. Inzaghi ha chiesto ai suoi di concretizzare le tante occasioni create e loro hanno seguito: 6 gol e una prestazione convincente. Un po' di paura, dopo la sconfitta col Real c'era, e lo si è visto nella prima mezz'ora, con la squadra eccessivamente  timorosa e rannicchiata dietro. Dal 30esimo in poi però tanto spettacolo, condito dalle reti di Lautaro Martinez, Skriniar, Barella, Vecino e Dzeko, autore di una doppietta. Nel finale gol della bandiera di Theate. Al fischio finale è 6-1 con i nerazzurri che salgono per una notte in testa alla classifica. 

PARTENZA A RAZZO - "In ripartenza possono essere pericolosissimi" ha detto Sinisa Mihajlovic poco prima del fischio del fischio d'inizio. Detto, fatto. Al primo affondo l'Inter passa. Dumfries galoppa sulla destra, entra in aerea e mette un cross rasoterra. Lautaro intuisce, si butta sul secondo palo e facile facile mette in rete. San Siro, i nerazzurri sono in vantaggio dopo appena sei minuti. 

HANDA C'È - Il gol subito a freddo non spaventa il Bologna che anzi, si spinge ancora più avanti con personalità. E al 18' arriva l'occasionissima per i felsinei. Bella verticalizzazione per Soriano che si ritrova a tu per tu con Handanovic: lo sloveno aspetta e ribatte la conclusione. Sulla respinta però c'è Sansone che dal dischetto manda clamorosamente fuori. L'Inter si salva. 

GRANA CORREA - Nell'attacco interista si vede solo Lautaro Martinez: il Toro traina la squadra a suon di dribbling controlli di gran classe. Il suo connazionale Correa invece, appare non al massimo della condizione: qualche errore tecnico di troppo per lui. E poco prima della mezz'ora, per un trauma contusivo al bacino è costretto ad uscire. Al suo posto ecco Edin Dzeko. 

INCORNATA LETALE - Davanti l'Inter si vede poco, ma quando attacca è letale: su azione di corner, Skriniar svetta indisturbato e sigla il 2-0. Nulla da fare per Skorupski, Bologna al tappeto. È il 31esimo, e gli uomini di Mihajlovic escono di fatto dal campo. Medel e compagni staccano la luce e la Beneamata ne approfitta: altra scorribanda di Dumfries che crossa, respinge male un difensore ospite e Barella facile facile appoggia in rete. E sono tre.

CAVALLO DA CORSA - Vedere correre sulla fascia Dumfries è un piacere. Se parte non lo prendi, i compagni lo sanno e lo cercano. Quasi sempre il suo cross è rasoterra, e da uno di questi nasce la traversa di Lautaro Martinez. L'argentino unisce la potenza alla precisione ma è solo il montante a negargli la gioia della doppietta. La ripresa di fatto, parte così come era finita la prima frazione.

POKER CON L'INCURSORE - La migliore qualità di Vecino? Inserirsi in area di rigore. Galvanizzati dal risultato i nerazzurri giocano spensierati e danno spettacolo. Dimarco si sgancia sempre con i tempi giusti sulla sinistra, e un suo pallone trova sul secondo palo proprio l'uruguagio che sul è lesto a buttarla in rete. L'Inter mette ulteriormente in ghiaccio la partita e Mihajlovic, con i cambi, ne approfitta per fare un po' di turnover.

GLORIA PER TUTTI - Il Bologna di fatto si arrende e fatica a reggere il campo. Troppi spazi liberi, e l'Inter ci va a nozze. I ragazzi di Inzaghi sembrano andare due volte più veloci, e diverse volte con un paio di passeggi riescono ad arrivare facilmente in porta. In una di queste va in gol Dzeko, precisamente al 63' su assist di Dzeko. Un rete relativamente facile per lui dal dischetto. Troppo facile, e allora cinque minuti più tardi si mette in proprio. L'ex Roma lascia partire così una staffilata diagonale dalla linea di fondo trovando un angolo che solo lui può vedere. Siamo sul 6-0. La gara diventa così una passerella e Inzaghi mette dentro Sanchez, Kolarov, Gagliardini e Ranocchia. All'86' festeggia anche Arthur Theate, autore del gol della bandiera per i felsinei di testa su assist di Barrow.