Ronaldo: "Che emozione quell'abbraccio con Pelé. Mi raccontò di aver sfiorato l'Inter"
"Non c’è consolazione nella consapevolezza: aspettavo, aspettavamo, questo momento da giorni, ma oggi sono triste perché se n’è andato un amico a cui ho voluto bene e che mi ha voluto bene". Dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, Ronaldo esprime così il proprio dolore per la scomparsa dell'amico e idolo Pelé, evocando uno dei ricordi più dolci che lo lega a O Rei: "Pelé era in Italia, da Roma doveva andare a New York, ma prima decise di prendere un aereo per Milano: solo per salutarmi e darmi un abbraccio dei suoi. Venne a trovarmi a casa, lo accompagnò il suo amico Candido Cannavò, che voleva molto bene anche a me: quando scese dall’auto e il portiere del condominio capì chi era, per poco non svenne".
Un incontro che il Fenomeno assicura di ricordare "come se fosse adesso": "Avevo le stampelle, mi accompagnò tenendomi sotto braccio fuori in terrazzo, e di fronte a noi c’era San Siro, così vicino che ti sembrava di poterlo toccare. Mi raccontò di quando ci aveva giocato con il Santos e con il Brasile, di quando Angelo Moratti lo aveva comprato per l’Inter ma lui non se la sentì di lasciare il Brasile. Massimo, il mio presidente, che nel frattempo mi chiamò al telefonò per salutarlo, confermò tutto e allora gli chiesi se potevo far firmare a Pelè un contratto con l’Inter fino a gennaio, così avrebbe potuto giocare al mio posto, in attesa che guarissi: rideva come un pazzo".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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