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ESCLUSIVA - Favo (Allenatore Italia U17): "Il bronzo ai Mondiali parte da lontano! Wenger mi ha fatto i complimenti. Su Bovio..."

ESCLUSIVA - Favo (Allenatore Italia U17): "Il bronzo ai Mondiali parte da lontano! Wenger mi ha fatto i complimenti. Su Bovio..."TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
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di Michele Maresca

L'Italia U17 si è resa protagonista di un percorso brillante, ai recenti Mondiali in Qatar, conquistando la medaglia di bronzo grazie alla vittoria ai calci di rigore contro il Brasile. Principale architetto della spedizione azzurra è stato il tecnico Massimiliano Favo, impegnato da sette anni nella crescita dei promettenti talenti italiani - avendo guidato le Nazionali U15, U16, U17 e U18. Con lui, la redazione de L'Interista ha parlato del cammino della sua squadra alla competizione internazionali disputatasi in Qatar, ampliando poi lo sguardo al livello del settore giovanile azzurro e alle sue prospettive future. Di seguito l'intervista.

1) Mister Favo, complimenti per lo splendido Mondiale disputato dalla sua Italia U17 in Qatar. Il terzo posto finale, frutto della vittoria ai rigori contro il Brasile, arriva da lontano. Può descriverci l’evoluzione del vostro percorso?

"È un percorso che parte dalla U15. Questi 2008 hanno lavorato già in passato con me, hanno proseguito con Daniele Zoratto, ora vice coordinatore delle Nazionali giovanili, e da due stagioni sono tornati con me. Bisogna condividere questo bronzo con tutta la struttura del Club Italia, nazionali giovanili, area scouting italiana ed estera, il mio staff e tutti quelli che si dedicano con affetto a questi ragazzi. Non nascondo che c'è un po' di rammarico. Meritavamo la finale, devo dire che questi ragazzi sono cresciuti in modo esponenziale, come giocatori e come uomini. Hanno meritato questo traguardo storico".

2) 6 calciatori italiani sono stati inseriti nelle migliori tre squadre, del Mondiale U17, scelte dagli esperti. È d’accordo sul fatto che questa rappresenti una dimostrazione chiara dell’importante valore del settore giovanile italiano?

"Da quando sono ct nelle nazionali giovanili (sette anni) posso dire, senza possibilità di essere smentito, che i giovani italiani hanno poco da invidiare a quelli stranieri. I risultati parlano chiaro: 2023 vittoria europei U19 e finale mondiale U20, 2024 vittoria a Cipro per la prima volta con la U17 e semifinale con la U19 con relativa assegnazione del premio Burlaz dalla Uefa. Con questi 2008 semifinale a Tirana persa ai rigori contro il Portogallo poi campione d'Europa e del mondo e Bronzo a questi Mondiali in Qatar".

3) Cosa ci dice l’andamento della competizione internazionale del Qatar, in cui la sua squadra è stata tra le protagoniste, a proposito dello stato attuale del calcio giovanile mondiale e dei suoi possibili scenari futuri?



"Dice che il nostro calcio è più che vivo, che bisogna perseverare con il lavoro e che questi ragazzi in futuro daranno grandi soddisfazioni al nostro movimento. Arsen Wenger, non l'ultimo arrivato, mi ha fatto i complimenti manifestando il pensiero che l'Italia ha espresso il miglior calcio nella competizione di Doha. Senza calciatori bravi penso che questo risultato non sia possibile".

4) Soffermandoci sull’Inter, uno dei calciatori con cui lei ha lavorato in queste stagioni è Matías Mancuso, centrocampista offensivo classe 2007. Come può descriverlo, in termini di caratteristiche, e quale futuro vede per lui?

"Ho lavorato con tanti giocatori dell'Inter dai 2003 fino ai 2008. È un club che lavora bene e con passione con questi ragazzi. Siamo contenti del supporto che danno alle nazionali giovanili. Difficilmente mi soffermo sul valore dei singoli".

5) Uno dei giocatori nerazzurri che ha disputato il Mondiale U17 è Leonardo Bovio, il quale si sta rendendo protagonista di una rapida ascesa nelle giovanili nerazzurre. Come descriverebbe il difensore classe 2008?

"Ripeto che difficilmente mi soffermo sui singoli. Leonardo è prima di tutto un professionista esemplare e un ragazzo d'oro. Quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente. Per un allenatore non c'è niente di più importante".

Si ringrazia Massimiliano Favo per la disponibilità.