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Chivu: "Realtà sul campo diversa da quella raccontata, troppe etichette all'Inter. Sbagliati solo 2 tempi"

Chivu: "Realtà sul campo diversa da quella raccontata, troppe etichette all'Inter. Sbagliati solo 2 tempi"TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 14:15Primo piano
di Marco Lavatelli

Alle 14:00 Cristian Chivu parlerà in conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato dell'Inter contro il Genoa. L'Interista fornirà la diretta testuale delle parole del tecnico nerazzurro su questa pagina. 

14.01 - Comincia la conferenza stampa

De Rossi ha detto che contro l'Inter serve la partita perfetta: che gara dovrete fare voi?

"Perfetta anche noi, per quello che sarà l'atteggiamento e il nostro approccio. Il Genoa sta bene, con De Rossi ha ritrovato punti ed entusiasmo. Contro il Genoa per l'Inter non è mai stato facile".

Come hai vissuto questi giorni? Che occasione è il Genoa?

"Con la stessa serenità che abbiamo avuto nel cammino da inizio stagione. Siamo consapevoli del nostro lavoro, di quello che stiamo facendo. La realtà del campo è diversa da quella raccontata. Nonostante tutto quello che si credeva e si diceva, dal mio punto di vista stiamo facendo una grande stagione. Con alti e bassi, che cerchiamo di togliere. Siamo fiduciosi, stiamo lavorando tanto e i risultati si vedono in campo. Per le prestazioni e non solo per il risultato".

Chivu, De Rossi, Fabregas, Palladino... cosa portate di nuovo nella comunicazione?

"Ce lo dovete dire voi... ma abbiamo l'umiltà di dire che dobbiamo imparare da quelli più esperti. Anche dal punto di vista tattico, cerchiamo di rubare da loro. De Rossi è un ragazzo che stimo e apprezzo, ho vissuto 4 anni meravigliosi con lui a Roma. Ho un ricordo bellissimo di lui, mi fa piacere parlarne bene".

Come ha lavorato sui ragazzi dal punto di vista mentale per ricaricarli?

"Dobbiamo continuare a fare le stesse cose con fiducia e determinazione, migliorando i piccoli errori. Ma stiamo facendo una grande stagione. 21 partite finora sotto la mia gestione, forse abbiamo sbagliato 2 tempi. Ma non abbiamo mai sbagliato partite. Questo mi da fiducia, il gruppo sa stare e ha tanta voglia di essere dominante e di continuare un percorso che ci avvicinerà ai nostri obiettivi. Ripeto, la realtà del campo è diversa da quella che si racconta".

Cosa chiedi alla tua squadra per fare l'ultimo step verso una mentalità vincente?

"Chiedo tante cose, poi la loro voglia è più importante di quello che si dice in giro. Loro hanno voglia, siamo partiti sotto la lente di ingrandimento: qualcuno diceva che eravamo dei falliti, che eravamo finiti. Ma siamo ancora lì. Il gruppo si è sempre messo in gioco, ci ha sempre messo la faccia. Non era scontato, dopo tutto quello che è stato quest'estate. Possiamo migliorare in tante cose ma dall'inizio non abbiamo perso l'identità, la fame e la voglia di essere dominanti in Serie A e in Europa. Possiamo ancora migliorare, è la cosa più importante".

C'è una spiegazione per le mancate rimonte dell'Inter?

"Non mi vengono in mente determinate cose, ma poi ci sono gli episodi... abbiamo sbagliato 2 tempi: il primo con l'Udinese e il secondo a Napoli. La squadra è sempre stata lì, non abbiamo mai speculato niente ed è la cosa più importante. A volte speculare può significare portare a casa qualcosa, noi impariamo dagli errori ma non perderemo mai la nostra identità".

Mancata lucidità in certe giocate con il Liverpool?

"Dal punto di vista dell'impegno e dell'intensità, con il Liverpool abbiamo aggiunto qualcosa rispetto al Como. L'avversario era diverso, il Liverpool ha qualcosa in più dal punto di vista dei giocatori ma sono contento di quello che abbiamo portato in campo. Nell'atteggiamento e nel gioco, non siamo stati inferiori al Liverpool. Abbiamo aggiunto qualcosa rispetto al Como. Mi prendo tutto quello che di buono abbiamo fatto in queste 2 partite".

'Realtà sul campo diversa da quella raccontata': con chi ce l'hai? Senti pressioni e critiche eccessive?

"Non ho sassolini da togliermi, ma bisogna parlare della realtà dei fatti. Poi se si vuole parlare del fatto che non si vinca uno scontro diretto, va bene... ma parliamo anche di cosa si diceva di noi questa estate e di quale fosse la percezione sulla squadra. La realtà è la stessa da 20 anni che sono qua, le aspettative sono diverse e si deve vincere sempre. Io guardo anche quello che portiamo in campo e cosa stiamo facendo, non valuto solo 1 vittoria o 1 sconfitta per il nostro percorso di crescita. Non mi piacciono le etichette, all'Inter se ne mettono un po' troppe".

Come stanno i giocatori? Chi non porterai a Genova?

"Acerbi e Calhanoglu sono indisponibili, più Darmian e Dumfries. Più Palacios e Di Gennaro".