Cesari: "Orsato, troppa voglia di protagonismo. Io lo avrei fermato"
Ai microfoni del Corriere dello Sport, l’ex arbitro Graziano Cesari analizza gli episodi arbitrali che hanno caratterizzato l’ultimo turno di Serie A: "Il vantaggio? Ovviamente deve esserci una chiara occasione da rete, non deve esserci nessuno che può ribattere, l’attaccante deve agire pressoché da solo e in perfetta coordinazione. Il caso di Abraham è l’episodio perfetto per spiegare cosa significhi dare un vantaggio. E il tocco di mano di Mkhitaryan, a meno che non si voglia andare dal dentista, è un movimento naturale di uno che cade e mette le braccia in avanti. "Il chiarimento tecnico sbagliato c’è stato negli spogliatoi. Quello che ha detto Orsato a Cristante ti mette con le spalle al muro: cosa puoi dire dopo? O mandi Orsato a spiegare perché hai detto una cosa che non è conforme al regolamento, oppure devi avere la forza per comunicare e far accettare anche un errore. Ma l’AIA non è pronta".
"Perché Orsato ha parlato? Magari c’entra una certa voglia di protagonismo - ha aggiunto -. Se fossi stato il designatore mi sarei arrabbiato per la spiegazione negli spogliatoi, mi sarei arrabbiato tantissimo. Da arbitro è un mio diritto sbagliare, certo che si può sbagliare. Ma poi ho il dovere di spiegare perché ho sbagliato e se fallisco in questo dovere, questo fa arrabbiare. E mi avrebbe fatto arrabbiare. E lo avrei fermato”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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