Sacchi scettico sull'Inter: "Non ci sono individualità in grado di spostare gli equilibri"
Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi si mostra scettico sulle chance di scudetto dell'Inter: "Non vedo, nell’Inter, individualità in grado di spostare gli equilibri di una partita, a parte forse Lautaro Martinez, ma vedo la possibilità di costruire una struttura che sappia garantire un gioco armonico e, finalmente, aggressivo e coraggioso. Tocca a Inzaghi indirizzare il gruppo verso questo obiettivo, facendo leva anche sul nucleo di italiani che lo compone. Completamente diverso il discorso che riguarda il Milan. A parte Calabria, che però non so se farà il titolare, nella formazione-base dei rossoneri non c’è un italiano.
Sono davvero curioso di vedere come tante culture possano andare d’accordo. Io sono convinto di una cosa: gli stranieri, quando arrivano nel nostro campionato, tranne rari casi, hanno bisogno almeno di un anno per ambientarsi. Sbarcano da Paesi in cui, nella maggior parte dei casi, si pratica un calcio più offensivo, devono quindi adeguarsi alle nuove esigenze, cambiano i metodi di allenamento, i compagni di squadra e anche lo stile di vita. Non è semplice per un ragazzo che arriva dalla Spagna, dalla Francia, dall’Olanda o dall’Inghilterra indossare la maglia del Milan, scendere in campo davanti al pubblico di San Siro e subito regalare meraviglie".
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