La rivelazione di Mazzola: "Nel Mondiale del '66 fummo drogati. Volevano esonerare il c.t."
Intervistato in esclusiva da RevistaLibero.com, Sandro Mazzola ha raccontato la sua verità sul fallimento azzurro nel Mondiale del 1966, passato alla storia per l'eliminazione dell'Italia contro la Corea del Nord: "Mamma mia, fu una tragedia! Ma è stato un fallimento sospetto; quando siamo tornati in Italia dopo l'eliminazione, non avevo voglia di fare niente. Non volevo uscire con mia moglie, né fare l'amore, mi sentivo sempre stanco. Finché un giorno è venuto il CT Edmondo Fabbri e ci ha chiesto di fare dei test. In quei giorni, tutti quelli che lo incontravano per strada volevano picchiarlo, l'atmosfera era insopportabile.
Così abbiamo scoperto di essere stati drogati da qualcuno della Federazione che voleva cambiare allenatore. Nelle mie urine c'erano tracce di ansiolitici e parlando con alcuni miei compagni di squadra capimmo che avevamo avuto tutti gli stessi sintomi. Ci siamo accorti di essere stati vittime del complotto di alcuni dirigenti che volevano fare la rivoluzione. Insieme decidemmo di affrontare la situazione, ma non è accaduto nulla perché in Italia Fabbri aveva una brutta reputazione, lo facevano sembrare matto".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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