Gravina: "Spalletti non l'avrei mandato via. Mancini si era proposto, a Gattuso avevo offerto..."

Gravina: "Spalletti non l'avrei mandato via. Mancini si era proposto, a Gattuso avevo offerto..."TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 19:45News
di Marco Corradi
fonte ANSA

(ANSA) - ROMA, 03 DIC - "Spalletti non l'avrei mandato via neanche dopo Norvegia-Italia". Il presidente della Figc Gabriele Gravina, in un'intervista al Corriere dello Sport, rivela il suo pensiero sull'esonero dell'ex ct della Nazionale. "Mi accusano di non essermi presentato alla conferenza in cui annunciò la fine del rapporto ma non è vero, ero lì - spiega - Ma essendo la conferenza Uefa della vigilia, non potevo intervenire. L'accordo era che alla fine di quella conferenza io e Luciano, insieme, avremmo annunciato la risoluzione. Lui mi ha anticipato, è crollato alla prima domanda. Non ha trattenuto la sua esplosione di rabbia. Ma è stata una reazione da italiano vero". Il numero uno della Federcalcio replica anche a chi lo critica per il momento difficile del calcio italiano: "Se vado via io vinciamo i Mondiali? - afferma -. Se ne avessi la certezza, sarei il primo a farmi da parte. Per questo sono un uomo sereno. Rischiamo ancora di non andare ai Mondiali? A marzo non manca molto e dopo l'inverno c'è sempre la primavera. Sono ottimista, su basi concrete, reali, su elementi oggettivi come il percorso che ci ha portato fin qui al netto del secondo tempo con la Norvegia. Il pessimismo ci fa sprecare energie. L'obiettivo è alla portata. Rimbocchiamoci le maniche. Ogni volta che la Nazionale commette un passo falso, immediatamente c'è l'indignazione popolare e si chiedono le teste. Ci sto, è il gioco dei tifosi". Poi svela il retroscena sulla scelta di Rino Gattuso come nuovo ct: "Nel Club Italia il dialogo è costante. A marzo 2025 avevamo già contattato Rino per coinvolgerlo: gli avrei affidato l'U21. Avremmo voluto a bordo anche Baldini. Così quando c'è stata l'occasione li abbiamo chiamati entrambi. Mancini si era proposto per tornare, è vero, ci ho parlato. Aveva dato la sua ampia disponibilità". Poi uno sguardo sui successi a livello giovanile: "La nostra progettualità va avanti dal 2018 - spiega - nel frattempo siamo diventati campioni d'Europa con l'Under 17 e con l'Under 19 e vicecampioni del mondo Under 20. Stiamo poi avviando un progetto per l'attività di base dai 5 ai 13 anni con due campioni del mondo, Perrotta e Zambrotta, insieme a un maestro come Prandelli. Vogliamo cancellare l'idea di un metodo incentrato solo sulla tattica. Meno tattica e più tecnica, questo l'obiettivo. Dobbiamo liberare l'estro. I bambini si annoiano, vogliono giocare, gli allenatori tendono a ingabbiarli negli schemi già in tenera età". Infine, un riferimento al rapporto con le società: "I club sono oggettivamente antagonisti della Nazionale, anche se involontariamente - conclude - Ogni club guarda al proprio tornaconto". C'è chi chiede la separazione delle carriere degli allenatori: "E' la strada bisogna creare dei formatori" sottolinea Gravina. (ANSA).