Diouf, che il Venezia non sia solo una scintilla. Uno status da consolidare, con il mercato lontano
L'infortunio di Hakan Calhanoglu, uscito anzitempo dal campo contro il Liverpool a causa di una contrattura all'adduttore, costringerà il tecnico Cristian Chivu a predisporre le sue scelte a centrocampo - dall'inizio e in corso d'opera - nella maniera ideale per scongiurare ulteriori sorprese indesiderate in vista delle semifinali di Supercoppa Italiana contro il Bologna, in programma venerdì 19 dicembre a Riyadh.
Con il rientro di Henrikh Mkhitaryan, dimostratosi pienamente recuperato nella gara casalinga di Champions League persa dai nerazzurri contro i Reds per 0-1, l'allenatore dei meneghini avrà dunque a propria disposizione 6 calciatori per tre posti: Nicolò Barella, Andy Diouf, Davide Frattesi, Mkhitaryan, Petar Sucic e Piotr Zielinski. La sensazione è che - per la gara di Serie A contro il Genoa - il tecnico rumeno sceglierà Barella, Mkhitaryan e Zielinski, con quest'ultimo che sta ampiamente dimostrando di meritarsi il primo posto nelle gerarchie delle "alternative" a centrocampo.
Il compito di Diouf dopo Inter-Venezia: un ruolo da consolidare
Per quanto riguarda Diouf, l'esigenza è chiara: la prestazione eccellente contro il Venezia, condita da un gol d'autore con cui il francese ha stappato l'incontro con i veneti, non può rappresentare un lampo senza seguito concreto. L'investimento effettuato dall'Inter, pari a circa 25 milioni di euro, è stato dettato dalla convinzione della dirigenza nerazzurra di poter plasmare l'ex centrocampista del Lens nelle modalità ideali per renderlo una pedina importante dello scacchiere del tecnico Chivu. Su queste premesse, scrollata di dosso la tensione dovuta al "peso" di San Siro e, in generale, della maglia indossata, a Diouf è ora richiesto uno step ulteriore: confermare e consolidare ulteriormente lo status acquisito nel centrocampo nerazzurro.
Mercato? Giochi mai realmente aperti
Come anticipato dalla redazione de L'Interista nelle scorse settimane, l'Inter non ha mai realmente preso in considerazione l'ipotesi della separazione dal francese a gennaio. Non solo perché ciò potrebbe avvenire soltanto in caso di ritorno al Lens o di cessione in un Campionato extra-europeo, ma anche perché in casa Inter si è sempre coltivata l'idea di poter conseguire la svolta auspicata trattenendo Diouf a Milano. La gara contro il Venezia ha messo in evidenza le qualità principali del classe 2003, tra cui spiccano l'accelerazione e il dribbling secco, ma ora è attesa una continuità di rendimento tale da ridisegnare in maniera definitiva le dinamiche interne al centrocampo nerazzurro.
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