Akanji-Inter, Pavard out: come cambia la difesa? Le nuove gerarchie

Arriva nell'ultimo giorno di mercato un autentico terremoto per la difesa dell'Inter: fuori Akanji, dentro Pavard. Come cambieranno dunque le gerarchie nella rosa di Cristian Chivu? L'operazione economicamente sposta poco: stesse cifre del prestito e del diritto di riscatto (15mln), stipendi molto simili e che sono sostanzialmente equivalenti. A livello di campo, invece, cambia parecchio. Akanji è completamente diverso per caratteristiche rispetto all'ex Bayern e sarà un competitor differente, più simile a Yann Bisseck.

Lo svizzero ha smussato le sue difficoltà di concentrazione con Pep Guardiola, che l'ha "allenato" ad essere nel vivo del gioco spostandolo in tutte le posizioni della difesa: braccetto destro e sinistro giocando a tre, terzino su entrambe le fasce o centrale giocando a quattro, centrocampista in alcune brevi fasi di gioco. La caratteristica principale di Akanji è senza dubbio la velocità, sommata a una grande esperienza internazionale: a livello offensivo porterà meno dei suoi dirimpettai sull'altra corsia, ma non sarà un downgrade rispetto al suo predecessore.

I primi indizi ci raccontano di un Akanji che diventerebbe il nuovo braccetto destro titolare, giocandosi una maglia con Bisseck (e col jolly-Darmian). Non va escluso però un impiego da centrale, un ruolo che può senza dubbio ricoprire avendo una discreta tecnica: sarebbe dunque un piano-B rispetto al duo Acerbi-de Vrij, che ha sfidato nella finale di Champions League vinta da titolare col Manchester City, e non va escluso che lui e Bisseck vengano anche occasionalmente provati insieme.

Sul centrosinistra, invece, non cambierà nulla: Bastoni ad alternarsi con Carlos Augusto e Palacios cercherà di ritagliarsi uno spazio. Ma, ad oggi, l'argentino è il sesto centrale e questo scenario difficilmente cambierà: probabile che parta nuovamente a gennaio.

Inter, la nuova difesa a tre: Akanji (Bisseck/Darmian), Acerbi (Akanji/de Vrij), Bastoni (Carlos Augusto/Palacios).