L'Inter si sta trasformando: voltiamo pagina con fiducia
Mi piace iniziare questo pezzo parafrasando la canzone di un noto cantante di fede nerazzurra, lui vorrebbe trovare un senso a questa nuova Inter che anche questa estate è pronta a cambiare e a rinnovarsi.
Sì perché la squadra di Inzaghi sta sostituendo i pezzi, è un cantiere aperto da mesi nonostante si sia giocato fino a settimana scorsa. Si sa dalla passata stagione che l’Inter ha bisogno di un vero e proprio restyling soprattutto nel completare la rosa delle seconde linee.
Il cambio di fine stagione sembra essere però deciso e ben avviato.
Hanno già salutato senatori in scadenza come Ranocchia, Perisic, Vecino e Kolarov, mentre Vidal, Sanchez e Sensi sembrano destinati a lasciare presto Appiano.
La rivoluzione Inter è in atto e non si fermerà solo a questi nomi. La cosa si può leggere sia dal lato negativo della medaglia sia da quello positivo. Si può sorridere perché il “liberarsi” di alcuni ingaggi pesanti potrà dare la possibilità alla dirigenza di agire meglio sul mercato, con una libertà che la stagione scorsa non c’è stata.
Dall’altra parte però probabilmente partirà un giocatore di livello per far in modo che le casse nerazzurre possano ottenere quel denaro necessario a tenere i bilanci sotto controllo.
I nomi dei “sacrificabili” sono i soliti ma Bastoni e Lautaro sembrano essere quelli più gettonati. Parliamoci chiaro, con le casse dei club che non sono ancora pronte a sorridere, le offerte da 80-90 milioni saranno sempre prese in considerazione. Chiaro è che se Zhang dovesse ricevere un’offerta così alta anche per Lautaro tutto sarebbe messo in discussione.
Situazione, quella nerazzurra, che l’anno scorso è stata insolita ma che oggi è diventata una consuetudine, davanti a certe cifre, ad oggi, è d’obbligo sedersi al tavolo a trattare.
Ormai ogni giocatore ha un prezzo, nessuno escluso. Pensavo l’estate scorsa che questo discorso non valesse, per esempio, per Lukaku e sono stato subito smentito.
Non c’è più da sorprendersi o da arrabbiarsi, le casse delle nostre squadre piangono e il player trading è diventato un modo per salvarle dall’oblio.
Tornando al mercato in entrata il problema centrocampo è quello evidentemente più urgente da risolvere. I titolari sono un punto fermo di Marotta e dello staff tecnico, ma la panchina quest’anno è mancata come non mai e, forse, la mancanza di valide alternative è costata lo scudetto.
Barella, Brozovic e Calha hanno trovato un grande affiatamento che in campo sposta gli equilibri della squadra, ma quando uno dei tre manca i problemi si fanno grossi. Il probabile arrivo di Mkhitaryan sarebbe, a mio avviso, una mossa azzeccata sia perché sarebbe un colpo a zero sia perché il giocatore è di livello assoluto con esperienza internazionale e con grande conoscenza del campionato di serie A.
Mancano ancora due tasselli in mezzo considerando anche che si dovrà trovare una destinazione gradita a Sensi e Gagliardini. Marotta però,Sarà un’estate lunga per i dirigenti nerazzurri che non hanno mai nascosto la volontà di tenere alto il livello della squadra nonostante le difficoltà. per sua stessa ammissione, si è portato avanti e non credo che si farà trovare impreparato davanti ad eventuali contrattempi.
Dybala, Bremer sono nomi su cui lui e Ausilio lavorano da tanto e sull’argentino il Ds nerazzurro si è sbilanciato non poco.
L’Inter si sta trasformando e il consiglio che ora mi sento di dare è di lasciar andare e voltare pagina avendo massima fiducia nei dirigenti e nello staff tecnico. L’anno prossimo la squadra dovrà essere più forte, perché la beffa di quest’anno andrà sicuramente riscattata.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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