Hakan, grazie

Hakan, grazieTUTTOmercatoWEB.com
sabato 11 febbraio 2023, 19:22Editoriale
di Fabrizio Biasin

Si può certamente non essere d’accordo, per carità, perché se lo ha fatto una volta magari lo fa pure la seconda (e parliamo di “cambio repentino di maglia”), però questo Calhanoglu è uno spettacolo. Diciamolo chiaramente, se un tifoso del Milan ce l’ha con lui è persino comprensibile, ché non capita spesso di vedere un tuo giocatore che guada il Naviglio, ti lascia con un pugno di mosche, lancia la sfida a colpi di risentimento (perfino esagerato) e diventa un punto cardine dei tuoi acerrimi rivali. E non si vede spesso un giocatore che diventa parte della sua nuova realtà con facilità estrema, al punto di trasformarsi in un amen in idolo dei tifosi. E non capita spesso che cotanto Hakan decida di andare a trovare la di lui Curva come si fa quando si va a mangiare a casa degli amici carissimi, cosa che si possono permettere solo i “veri” interisti o, per lo meno, quelli che lo sembrano.
Calhanoglu è il vero colpo di mercato dell’Inter degli ultimi – boh – dieci anni, ma non per una questione economica (c’è anche quella), e neppure per una questione di campo (i gol sono tanti, gli assist di più), semmai perché è la dimostrazione che esiste ancora qualcuno in grado di farti percepire il suo interismo, il suo senso di appartenenza, e riesce a farlo in un lasso di tempo relativamente breve, quello che tanti suoi colleghi impiegano solo per capire dove si trovano.  


Bravo Hakan, ché forse la tua è anche rabbia per come sono andate le cose sull’altra sponda di Milano, ma fa nulla, il dato di fatto è che sembri una specie di Peppino Prisco del centrocampo, senza la sua ironia ma con la stessa “sete” di nerazzurro. E c’è anche dell’altro, c’è quello che hai combinato nei mesi dell’assenza del faro della squadra, Brozovic, là in mezzo al campo. L’infortunio del croato poteva trasformarsi in un incubo come lo è stato un anno fa e, invece, Hakan il turco si è (ri)messo in discussione e ha dimostrato non solo di essere un grande supplente, ma persino un meraviglioso professore del ruolo.
Ora tornerà al suo posto, si sposterà un po’ più a sinistra come è giusto che sia, perché arriva un complicatissimo ottavo di finale di Champions e quel complicatissimo ottavo di finale necessita di un centrocampo spaziale, galattico, tra i più forti d’Europa (oh, per il sottoscritto è così, ma mica è legge): Calhanoglu, Brozovic, Barella, con Mkhitaryan pronto a dare una mano enorme. Ad avercene.
Alè Inter, la stagione è ancora lunghissima.