Juve, niente patteggiamento nelle memorie difensive. Non è escluso un dialogo con la Procura
Dopo la conclusione delle indagini sul triplo fronte: manovre stipendi, rapporti con gli agenti e partnership sospette con altri club, la Juventus ha inviato le proprie memorie difensive. Secondo l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, nella corposa documentazione prodotta dalla società bianconera non si fa cenno alla soluzione del patteggiamento. Questo però non esclude un dialogo con la Procura Federale, che naturalmente prenderà atto delle memorie difensive, ma molto difficilmente archivierà senza colpo ferire. La cosa più probabile è che passino altri giorni fra lettura delle carte e possibili contatti.
Il cuore della vicenda è noto: da una parte ci sono capi di imputazione piuttosto pesanti che portano ancora una volta al famigerato articolo 4 sulla “mancata lealtà”, quello che ha portato al -15 per il caso plusvalenze. Un pericolo che si chiama responsabilità diretta, la più grave, che scatta quando sono coinvolti i massimi dirigenti. La Juventus però insiste sulla sua linea: le famose “scritture integrative” non erano dei modi per dribblare i conti e gli equilibri finanziari. C'è poi la variabile UEFA, che si sta facendo sempre più consistente e che aspetta le decisioni della giustizia sportiva italiana per valutare la possibilità di un intervento e anche di un’eventuale sanzione.
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