La lettera del tifoso dopo il derby: "Sputi e risse sugli spalti. Mio figlio non tornerà allo stadio"
Il Corriere dello Sport pubblica un'allarmante lettera di Roberto Spanò, presidente della sezione Penale del Tribunale di Brescia, recatosi insieme al figlio al primo anello blu in occasione del derby di sabato scorso: "Una volta raggiunti i posti assegnati - si legge in un passaggio -, il clima festoso vissuto all’esterno si è infatti ben presto trasformato in un incubo. Dall’alto è cominciato a piovere di tutto, acqua, birra e, soprattutto, sputi. Per sottrarre me e il bambino al tiro al bersaglio mi sono avvicinato alla ringhiera dietro la porta, giusto in tempo per vedere sotto i miei occhi un ragazzo cadere nel vuoto a testa in giù ad un altezza di più di due metri in un eccesso di esultanza dopo la rete segnata dall’Inter".
Il peggio, però, doveva ancora arrivare: "Un gruppo di persone vestite di nero e incappucciate si è materializzato all’improvviso nel nostro settore iniziando a colpire con calci e pugni tutti coloro che trovavano sulla loro strada, provocando un fuggi-fuggi generale. Per fortuna la capienza limitata ha ridotto l’eventualità che si creasse una calca pericolosa". Tra steward assenti e caos imperante, l'epilogo della giornata è stato il più amaro possibile: "Senza poter ribattere, nel rincasare ho appreso che mio figlio non ha intenzione di mettere più piede in uno stadio di calcio", si conclude la lettera.
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