Calhanoglu, Mkhitaryan, Lautaro: l'Inter non può fare a meno del suo triangolo magico
L'Inter ha ottenuto una vittoria preziosissima grazie ai cambi in corsa di Simone Inzaghi, che ha saputo ribaltare come un calzino la squadra dopo l'azzardato turnover iniziale. Un successo che, spiega La Gazzetta dello Sport, va a confermare l'esistenza di un triangolo di potere nella rosa nerazzurra: Mkhitaryan, Calhanoglu e Lautaro. L'armeno è ormai intoccabile e nella sua 14a partita consecutiva da titolare (chiusa con un acciacco fisico) è stato il migliore, segnando il 2-1. Calha e il Toro, invece, sono subentrati e sono stati decisivi.
Questa squadra non sembra poter fare a meno del motore composto dal turco e da Micki: i due sono complementari e danno ritmo, verticalità, rifinitura e aggressione alla porta. Mentre nessuno sembra poter sostituire la reattività, il senso del gol, la fame di profondità e il mestiere d'area di Lautaro, arrivato a quota 13 gol in Serie A. Grazie a loro tre, l'Inter ha spezzato la noia e la paura dei primi 60 minuti, facilitata anche da una prova titubante di Brozovic. Dall'Udinese sono arrivati segnali importanti per il Porto: Epic Brozo non sembra ancora pronto per giocare titolare.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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