UEFA, si cambia ancora: i ricavi delle coppe europee verranno suddivisi diversamente

La UEFA impone il cambiamento. L'organizzazione di Nyon e l’Associazione Europea dei Club (ECA) hanno firmato oggi un nuovo Protocollo d’Intesa che estende la loro collaborazione fino al 2030. Dopo oltre quindici anni di collaborazione, questo accordo promuoverà una crescita sostenibile e a lungo termine del calcio europeo. Come? Con una struttura piramidale delle competizioni europee maggiormente aperta e democratica: "Ciò include il ruolo centrale della UEFA come organo di governo europeo e il sistema aperto di promozioni e retrocessioni che culmina nella qualificazione alle competizioni europee che sono quindi accessibili a tutti", si legge nella nota ufficiale pubblicata.

Quindi, partire dalla stagione 2024/25, ci sarà una nuova ridistribuzione dei ricavi: la quota per i club che non partecipano alla fase a gironi delle competizioni UEFA salirà al 10%, con oltre il 3% assegnato ai club eliminati nei turni di qualificazione. I ricavi per i club non partecipanti salirà al 7%, assegnando 440 milioni di euro a stagione (ossia 1,32 miliardi di euro nel periodo citato) - come si legge Calcio e Finanza. Verrà data maggiore importanza anche alla partecipazione (passando dal 25% al 27,5%), con una netta crescita inerente ai risultati (dal 30% al 37,5%). Market pool e coefficienti invece verranno uniti e ridotti dal 45% al 35%.