Superlega, l'Italia non si schiera contro: Gravina imbarazzato ed Europei a rischio
Quando mancano poche ore allo stop definitivo, l'Italia non si è ancora costituita nel giudizio davanti alla Corte di Giustizia europea a favore della Uefa nella lotta ai 12 club di ribelli fondatori della Superlega. Una decisione politica quella dello stato italiano e portata avanti da Draghi, il quale ha stupito Ceferin ma non solo. Gravina si è detto imbarazzato: "Tramite la Vezzali ho rappresentato al Governo la posizione della Figc in merito alla costituzione dell’Italia nel giudizio sulla Superlega incardinato presso la Corte di Giustizia Europea, evidenziandone rischi e criticità. Auspico che avvenga entro oggi per non porre il nostro Paese al di fuori di un consesso molto ampio di Stati che supportano la Uefa in quella che riteniamo sia una battaglia di principio a difesa di un sistema calcistico aperto e meritocratico".
Dello stesso pensiero anche Giovanni Malagò, numero uno del Coni: "Ho fatto il punto della situazione con Gravina che era dispiaciuto, amareggiato e sorpreso, anche perché il governo aveva esplicitato in modo chiaro la sua posizione tempo fa". Se il governo non dovesse cambiare idea, sarebbe a rischio la candidatura dell'Italia ad ospitare gli Europei del 2028.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati