Scommesse: Sportradar, record di partite sospette nel 2021

Scommesse: Sportradar, record di partite sospette nel 2021
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venerdì 4 marzo 2022, 08:15News
di Redazione LI.
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(ANSA) - ROMA, 03 MAR - Nel 2021 le attività sospette legate alle scommesse sono state rilevate in 903 partite, in 10 sport e in 76 Paesi in tutto il mondo. È quanto emerge dal servizio di monitoraggio delle scommesse di Sportradar, l'Universal fraud detenction system, secondo cui si tratta del numero più alto di partite sospette registrato nei 17 anni di storia di Sportradar Integrity Services, la multinazionale specializzata nella raccolta e nell'analisi di dati sportivi. Secondo questi dati, c'è un aumento del 2,4% rispetto al precedente massimo di 882 partite sospette registrato nel 2019, come riportano i dati del rapporto 'Corruzione delle scommesse e match-fixing nel 2021' pubblicato oggi e analizzato da agipronews. L'aumento delle attività sospette va di pari passo alla crescita del fatturato globale delle scommesse sportive, che Sportradar stima ora oltre quota 1450 miliardi di euro all'anno. La Champions League è la manifestazione più giocata (198 milioni di euro di media a partita) davanti alla Premier (178 milioni). Su ogni match della Serie A si sono giocati in media 100 milioni di euro.

Secondo il rapporto, si stima che i 903 eventi a rischio manipolazione - 694 dei quali sono partite di calcio - abbiano prodotto circa 165 milioni di euro di profitti per il crimine. Il continente con il maggior numero di eventi manipolati è stato l'Europa (525) davanti all'Asia (161). "Non esiste una soluzione facile e a breve termine al problema delle partite truccate ed è probabile che nel 2022 registreremo un numero simile di partite sospette, se non di più - , ha spiegato Andreas Krannich, amministratore delegato di Sportradar Integrity Services -. Con lo sviluppo del mercato, la minaccia delle partite truccate si è evoluta: ora, i 'fixer' adottano un approccio sempre più diretto alle partite truccate e alla corruzione delle scommesse, contattando gli atleti direttamente tramite messaggi sulle piattaforme di social media". (ANSA).