Sassuolo, Carnevali: "Non abbiamo necessità di vendere i nostri gioielli"

Sassuolo, Carnevali: "Non abbiamo necessità di vendere i nostri gioielli"TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 23 marzo 2022, 10:02News
di Alessandra Stefanelli

L'amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole a cominciare dalla Nazionale italiana: "Appena finita la gara di campionato i nostri ragazzi della Nazionale italiana erano già concentrati. Siamo fiduciosi, almeno per la prima partita. Sarà importante concentrarci sulla gara di giovedì"

Nel mercato è più avvantaggiato il club o il procuratore?
"Credo che il peso più grande lo abbia il giocatore, con la sua volontà. Sono cambiati i tempi, i giocatori di un certo livello non hanno difficoltà quando vanno via a zero, gli altri sì, possono fare fatica ad accasarsi. Personalmente non mi piace far andare via un giocatore a parametro zero, sempre che non rientri nel progetto. Se un calciatore ha mercato il contratto non deve scadere".

Berardi e Raspadori possono far comodo alla Juventus?
"Stanno bene in tante squadre. Siamo aperti a parlare con tutti. Bisogna poi dare il giusto valore ai giocatori".

Se Dybala avesse firmato a ottobre quando c'era l'accordo, sarebbe cambiata anche la strategia della Juventus?
"I bianconeri hanno fatto uno sforzo incredibile prendendo Vlahovic e penso che lo avrebbe fatto ugualmente, a prescindere da Dybala".

Si dice che i procuratori prendono troppo.
"Li prendono dalle società. Penso che ci sia stato un peggioramento a livello professionale del procuratore, c'è chi lavora in modo esemplare, ancora, ma altri che non hanno un processo costruttivo. Ci sono tante persone che non sanno fare la professione e non fanno gli interessi dei calciatori. Non c'è poi solo la procura ma anche l'intermediazione che a volte ha un valore troppo elevato, quei soldi escono dal sistema calcio".

Cosa pensa dei parametri tipo Fair Play Finanziario?
"Non sono del tutto giusti, perché se qualche società vuole investire non è giusto che non possa farlo. Viviamo in un mondo dove non ci sono regole, si consiglia di arrivare a una certa percentuale ma non ci sono valori certi. Ci vorrebbero dei tetti ben precisi, altrimenti non si arriva a niente".

Si sfrutta molto il Decreto Crescita?
"Non noi, lo abbiamo applicato forse solo per due giocatori".

Dybala ha ricevuto offerte?
"Non ne ho proprio idea, questo è un mercato che non ci appartiene".

Tante big sui vostri gioielli. Venderebbe in un'unica sessione di mercato Berardi, Raspadori, Scamacca e Frattesi?
"Questo è un bel problema, avere grandi giocatori, e ci metto anche Traore, è complicato. Abbiamo un progetto che dura da tanto, vogliamo i conti in ordine e vogliamo mantenere la categoria. Abbiamo venduto quattro giocatori nell'ultimo anno, non abbiamo necessità di cedere e vogliamo mantenere l'ossatura. Non ci andremo comunque a privare di quattro o cinque giocatori. Come società ci stiamo comunque preparando perché può succedere di tutto. Le richieste ci sono ma non abbiamo necessità di vendere, magari alzeremo l'asticella anche noi".

Avete in mente qualcosa per provare a crescere?
"Vorremmo avere più soldi (ride ndr)".

Cosa pensa delle commissioni e dell'indice di liquidità?
"Certe trattative saltano anche per le commissioni chieste dagli agenti. L'indice di liquidità è sempre esistito, ma adesso conta per l'iscrizione al campionato, ma non ha alcun senso. Abbiamo venduto Locatelli e Boga con pagamenti diluiti, avessi saputo questo non lo avrei fatto".

Dybala resterà in Italia?
"Per me no".