Quanto pesa aver perso Lukaku? L'Inter cerca nuove strade per far male agli avversari

Nell'estate dell'Inter c'è un prima e un dopo Lukaku. Un punto di rottura materializzatosi a metà luglio che ha condizionato e condizionerà le strategie di mercato di Marotta, Ausilio e Baccin. Alla base dello strappo, com'è noto, ci sono i flirt del belga con la Juventus, dei quali la dirigenza è venuta a conoscenza un mese fa, dopo un prolungato silenzio di Big Rom, che per qualche giorno aveva fatto sparire le proprie tracce.

Quanto pesa aver perso Lukaku?
La risposta non è semplice, poiché il peso specifico del belga all'interno della squadra va calcolato su diversi livelli. È indubbio che, a pieno regime, Romelu sia in grado di trascinare qualsiasi squadra in Serie A. Ma è altrettanto innegabile che, nell'ultimo campionato, sia stato possibile apprezzare la sua miglior versione solamente per un paio di mesi, per via della grave lesione al tendine che l'aveva costretto ai box per diverse settimane. Sarebbe stato in grado, in caso di approdo in nerazzurro, di tornare stabilmente ai livelli pre-infortunio? Il suo rendimento da aprile in poi suggerirebbe di sì, ma sul lungo periodo la sua condizione continua a essere un'incognita.

Più gol da centrocampisti ed esterni
Di certo l'Inter ha dovuto rinunciare alla migliore opzione per il proprio attacco. Un po' per le ristrettezze economiche imposte dalla proprietà, e un po' per la penuria di centravanti reperibili oggi sul mercato. Nessuno tra Taremi, Arnautovic, Balogun o Beto può essere considerato più impattante o goleador di Big Rom. L'Inter dovrà dunque ricercare nuove strade per mantenere alto il proprio livello di prolificità: l'innesto di Frattesi, molto abile negli inserimenti, e le migliorie sugli esterni (Cuadrado e Carlos Augusto garantiscono propulsione e imprevedibilità), potrebbero - almeno in parte - sopperire all'emorragia di reti causata dall'addio di Lukaku.