Moratti su Mourinho: "Rimasi colpito da una sua intervista. Non mi ha mai chiesto giocatori"
A margine della presentazione del libro di Ivan Zazzaroni 'Diventare Mourinho' è intervenuto anche Massimo Moratti per parlare del rapporto con l'ex allenatore che ha regalato il triplete all'Inter. Queste le sue parole raccolte da Tuttomercatoweb: "Qualche basso c'è stato, ma vengono cancellati o comunque sono serviti per avere gli alti e capirsi anche a livello caratteriale. Mourinho è l'unico allenatore che non mi ha mai chiamato per avere un calciatore. Accadde solamente in una circostanza, quando si spese per Quaresma che io non volevo prendere. Poi dissi di sì perché mi ero stancato di sentirlo, lui aveva fatto delle promesse al giocatore e decisi di accontentarlo. Dopo di allora mai più. Ed io di allenatori ne ho avuti tanti e tutti che chiedevano calciatori a tutte le ore.
Come prese il suo addio all'Inter dopo aver vinto la finale?
"Sapevo che sarebbe andato al Real Madrid, io non volevo rompere l'incantesimo. A me l'idea di toccare quell'argomento non sfiorava perché volevo farlo lavorare tranquillo per poter vincere tutto. Ed infatti ha vinto tutto".
Come nacque l'idea di ingaggiarlo?
"Mourinho l'ho preso pensando ad Herrera. Rimasi colpito da una sua intervista rilasciata anni prima quando era l'allenatore del Porto. Lui doveva giocare una semifinale di Champions League e diceva di pensare non a quella partita ma alla finale. Mi colpì davvero molto. Herrera e Mou non sono bravi solamente nella comunicazione ma anche nella professionalità e la serietà con cui svolgono il loro mestiere. Mou non è un gestore ma un professionista vero e un allenatore completo. Rispetta l'ambiente in cui lavora e non smette mai di imparare. I giocatori con me non si sono mai lamentati di Mourinho".
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