Moratti ammette: "Questa Inter si avvicina tantissimo a quella del Triplete, Inzaghi ottimo allenatore"
Intervista a tutto tondo di Massimo Moratti, storico ex patron dell'Inter, che a Calcio in Pillole ha raccontato cosa hanno caratterizzato i suoi 18 anni sulla poltrona nerazzurra, tra ostacoli e prove di coraggio: "Questo capita a tutti i presidenti che hanno una società e grandi ambizioni. Bisogna muoversi e toccare tanti posti diversi. L’Inter in quel momento ha avuto la fortuna di avere una squadra tale che quegli incontri sono diventati anche positivi. Eravamo contenti".
Cosa significa essere Inter? Quali sono i valori di vita che ha sempre voluto trasmettere alla sua Inter negli anni?
“Io credo che ognuno trasmetta il proprio carattere, volendo o non volendo. Credo che i valori nascano da quello, dalla provocazione che magari fai su certi temi che vengono sottovalutati ad alcune cose che sembrano coraggiose ma che servono per affrontare i problemi. Tutto questo, messo in chiaro in una grande squadra di calcio, che vive in mezzo a tanti soldi, permette di esprimersi al meglio. Come ero io caratterialmente? Prima di tutto serve il rispetto delle persone, a tutti i livelli e in tutti modi, avendo atteggiamenti che non siano di un’eccessiva volgarità, anche dal punto di vista economico. Bisogna saper dare un equilibrio a questa fortuna”.
Questi valori ci sono anche nell’Inter di oggi?
“Sì, penso che siano anche nel carattere dei tifosi dell’Inter. Il calcio poi si evolve e ci sono anche nuovi valori”.
Trofei a parte, guardando solo i valori in campo, pensa che l’Inter di oggi sia più forte della sua del Triplete?
“Non dirò mai di sì! (ride, ndr.) Quella del Triplete era speciale. Devo dire che però questa Inter è fortissima e ci si avvicina tantissimo, che non ha nessun punto debole, però quella era sinceramente speciale, uomo per uomo”.
Sulla Superlega...
“Non ho approfondito il tema. C’è la libertà di formarla mi pare di aver capito, ed è una libertà in più che ha il calcio. Se tutto viene affrontato con intelligenza può essere utile”.
Infine un pensiero su Thiago Motta...
“Sono entusiasta per Motta. Anche se non lo sa lo seguo da quando fa l’allenatore. Visto il suo carattere e la sua lucidità immaginavo che fosse bravo…ed è bravissimo. Sa cogliere i giocatori di classe e non è da tutti. Sono molto felice per lui e per il Bologna. Se lo vedrei bene all’Inter? L’Inter ora ha un ottimo allenatore e non bisogna togliergli niente”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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