Loreto (RFV) a Radio Nerazzurra: "Italiano ha già scelto, ma occhio a Jovic. Vi spiego la crescita della Fiorentina"
Ai microfoni di Radio Nerazzurra, nello spazio dedicato a L'Interista, il direttore di Radio Firenze Viola Tommaso Loreto introduce la finale di Coppa Italia tra l'Inter e la Fiorentina. Ecco le sue parole: "Quali saranno le scelte di formazione di Italiano? Il tecnico ha fatto un bel gesto, convocando anche Sirigu che si è infortunato al Tallone d'Achille ed è in stampelle. Questa Fiorentina è un grande gruppo. C'è tutto il mondo viola guidato da un Commisso iper-emozionato, che ieri abbracciava chiunque salisse sul treno, dal capitano Biraghi ai magazzinieri. Tra l'altro oggi potrebbe incontrare il Papa. Italiano in conferenza stampa non ha dato grandi indicazioni di formazione, ma per quelle che sono le ultimissime indiscrezioni stanno crescendo le possibilità di vedere Castrovilli titolare con Amrabat, scalzando Mandragora. Una mossa simile a quella di Basilea, con un elemento in grado di inserirsi e segnare che potrebbe sparigliare le carte a centrocampo. Questo la dice lunga sulla voglia di giocarsela a viso aperto, nonostante ci sia di fronte un'Inter più attrezzata. Mi aspetto una gara sulla scia delle due di campionato. A Firenze ne vedemmo sette, a San Siro solo uno ma con grande spettacolo. La Fiorentina non cambierà più di tanto il suo modo di essere, col terzetto alle spalle di Cabral composto da Ikoné, Bonaventura e Nico Gonzalez. Ma occhio a Jovic che è in risalita dopo il gol di Torino, ma dovrebbe partire dalla panchina".
La Fiorentina ha avuto una crescita evidente, e Loreto fornisce una chiave di lettura: "Uno dei momenti decisivi è stato il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1, avvenuto nel dopo-gara di Conference a Istanbul contro il Basaksehir. La Fiorentina perse 3-0, perse male e accadde di tutto in campo, con l'uscita folle di Gollini e un errore grave. Nel dopogara Italiano disse una cosa importante, che non sapeva dove mettere le mani. Lo stesso dissero Bonaventura e Biraghi, dicendo che si sentivano più forti di quello che fossero realmente. In quel momento la Viola poteva spaccarsi, invece si sono compattati e Italiano ha dato il via a una correzione tattica fondamentale virando sul 4-2-3-1 piazzando Mandragora accanto ad Amrabat. Da allora la Fiorentina si è ritrovata, ha aumentato la sua pericolosità con quattro uomini offensivi e Italiano ha scelto Cabral al posto di Jovic. Una scelta che ha funzionato. Ikoné? Di tutti è l'unico che è rimasto standard e poco efficace. I numeri dicono che è uno degli esterni della Serie A con meno gol e assist. Una volta che diventerà concreto, potrebbe diventare uno degli esterni più interessanti del panorama europeo. Ma il momento della maturazione sembra lontano e Brekalo l'aveva superato, prima degli ultimi giorni. Nel calcio però può succedere di tutto, magari segnerà proprio lui oggi".
Il cammino europeo ha avuto un impatto sulla crescita viola? Loreto la commenta così: "La Conference ha contribuito a temprare la Fiorentina, coi tifosi olandesi a dare la caccia all'italiano, un tifoso del Sivasspor che spacca il naso a Bianco, l'erroraccio sulla Goal Line Technology nei quarti, la finale in uno stadio da 18mila posti... Una coppa bella e stimolante, ma che l'UEFA non valorizza".
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