Lo chef Oldani aggiunge pepe a Inter-Roma: "Romelu, che delusione! Però mi fa paura"
Per introdurre la piccante sfida di domani sera fra Inter e Roma Tuttosport ha intervistato il noto chef stellato Davide Oldani, grande tifoso nerazzurro: "Oramai non è più contemplato nella mia testa. Ma quello che ha fatto, per come si è comportato, lo ha deluso. Quanti soldi prende a Roma? Ha fatto tanto casino per prenderne poi di meno".
A TheFork Awards a Palazzo Mezzanotte, Oldani ha parlato di calcio, di quello sport che gli ha insegnato tantissimo nella vita. "Io sono in cucina perché ho giocato a pallone, perché ho fatto uno sport di squadra. Io ho bisogno del sostegno delle persone, di un confronto continuo con loro. Ho bisogno di appoggiarmi agli altri come gli altri si appoggiano a me. È il gioco di squadra, che io ho imparato in C2 a 16 anni, ahimè per poco tempo perché poi mi hanno fracassato tutto". Quello che non ha imparato invece Lukaku.
Lei metterebbe in bocca uno dei 30mila fischietti distribuiti dalla curva se fossero autorizzati?
"Io no, perché non fa parte di me, del mio stile. Ma sono profondamente deluso da lui. Tanto".
E chi lo farà, nel caso?
"Li capirei benissimo. Noi eravamo innamorati di lui. A me personalmente come persona ha tradito tutte le aspettative che avevo su di lui. Ora però andiamo avanti. Noi siamo l’Inter".
Non ha paura che una contestazione possa avere un effetto contrario e caricare Lukaku ancora di più?
"Certo che ho paura. Nel rettangolo di gioco, se è in vena, Romelu è forte, devastante. Bisogna saperlo marcare".
Ora c’è Thuram...
"Marcus promette bene, ma sono due giocatori diversi".
Ma l’Inter nello "scambio" ci ha guadagnato?
"Nello spogliatoio dico di sì, in campo vedremo. È ancora presto per dirlo".
A proposito di attaccamento alla maglia: è sorpreso da Lautaro?
"Sono piacevolmente sorpreso. Quello che ha detto Roberto Baggio su di lui lo condivido pienamente ("Oggi è il simbolo dell'Inter: oltre a fare gol, lui è su ogni palla; è un giocatore straordinario che aiuta ogni suo compagno", ndr). E poi quante offerte ha avuto per andare via? E invece ha scelto di restare qui con noi. Ha scelto l’Inter".
L’avrebbe mai detto?
"Quando è arrivato ho pensato: "Sarà l’ennesimo che arriva, prende e va". Poi due anni fa ho detto: “Ma vuoi vedere che Lautaro a Milano ci sta bene?”. Lo scorso anno ho capito che aveva le palle. Ha dimostrato di esserci sempre. Se poi andrà via o la faranno andare via non lo so.Ma fin qui ha ragionato con la sua testa, ha fatto un cammino di crescita importante: campione del Mondo con l’Argentina, finale di Champions League con l’Inter".
E ora lo scudetto?
"Faccio finta di non aver sentito...".
Lautaro può essere il nuovo Zanetti?
"Spero possa diventare come Javier, ma nel calcio di oggi è difficile".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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