L'agronomo della Lega: "Le critiche a San Siro? Troppe partite, qualsiasi prato soffrirebbe"
Il terreno di gioco di San Siro da giorni, ormai, è entrato nel mirino della critica per le condizioni spesso pessime con le quali Milan e Inter hanno dovuto affrontare gli ultimi impegni, in campionato e in Coppa Italia. Giovanni Castelli, agronomo della Lega con una lunga esperienza di gestione del Giuseppe Meazza, ai taccuini de La Gazzetta dello Sport, prova a spiegare la situazione: "Esteticamente non è il massimo, ma rispetta i parametri Uefa in fatto di anti infortunistica e livello di prestazione", che aggiunge: "Non è neppure la stagione peggiore: l’anno spartiacque è il 2014, dopo un campionato durante il quale abbiamo cambiato il campo dieci volte [...] Da quasi otto anni abbiamo scelto un ibrido, prato sintetico misto a naturale.
Ma giocando con questa frequenza, anche a 24 ore di distanza tra una partita e l’altra, qualsiasi prato soffrirebbe. Finché ci saranno due squadre che giocano anche le coppe in uno stesso stadio, il problema si riproporrà".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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