Inzaghi non ha voce, Farris a Sky: "La scossa ce l'ha data Inzaghi dopo Salerno. Lukaku è stato eccezionale"
Simone Inzaghi ha finito Inter-Sassuolo senza voce e ai microfoni di Sky Sport parla Massimiliano Farris, che commenta così la prestazione di Romelu Lukaku: "A Lukaku non si può che voler bene. Credo sia un ragazzo eccezionale. Cuore, simpatia, empatia coi compagni. Ci è mancato nelle rotazioni, per poter far rifiatare gli attaccanti, e in queste partite è un fattore".
Oggi è stato determinante, sbloccando la partita e chiudendola quando stava rientrando il Sassuolo. Vi metterà in difficoltà per martedì?
"Sono bellissime valutazioni, sono problemi che Simone vuole avere e come lui ogni tecnico. Ogni giocatore sa che abbiamo grandi attaccanti e ogni volta chi gioca può fare gol. Ci era mancato lui, ci era mancato Brozovic e ci è mancato Skriniar, lo dico da difensore. Nelle rotazioni degli esterni abbiamo perso Darmian, che però non ha fatto minimamente sentire l'assenza di Milan".
Era un match-point Champions, arriva la settima vittoria consecutiva.
"Era un'occasionissima da non perdere, Simone l'ha detto più volte. Volevamo e dovevamo mettere un cuscinetto, visto che avremo partite difficilissime da qui a fine campionato. La Champions, la Coppa Italia, Napoli e Atalanta. Vincere oggi era fondamentale".
La miglior Inter di Simone Inzaghi?
"Stiamo giocando molto bene, siamo una squadra che vive di equilibri tattici molto sottili e fatica a saltare l'uomo nell'uno-contro-uno. Siamo costretti a portare molti giocatori in proiezione offensiva ed a volte abbiamo subito questo fattore. Non ci stava perdere 11 gare, ma abbiamo fatto altri percorsi che hanno mitigato questo fattore in Italia e in Europa".
Si è sentito più amico che collaboratore, nei momenti difficili dell'Inter?
"Siamo amici, lavoriamo insieme sette su sette. Non è un lavoro solo mio, ma di tutto lo staff. Siamo chiusi insieme negli uffici, Ausilio ci prende in giro dicendo che da quell'ufficio esce fumo. Spesso è stato Simone a darci entusiasmo. Dopo la Salernitana noi eravamo mogi, Simone è ripartito guardando avanti e dandoci la carica. Aveva fatto lo stesso dopo il ko col Bayern, in una cena nella quale ci ha detto e ci siamo detti: "Possiamo farcela". Ora siamo in semifinale".
Vi siete mai sentiti in discussione?
"Tutti i giorni, è normale. I dirigenti ci sono stati vicini, hanno assorbito i rumours e i mugugni dell'ambiente e ci hanno sempre supportato. Ora i numeri parlano, tantissimi gol fatti e pochissimi subiti, con sette vittorie consecutive e moltissime prestazioni da ricordare. Ma non è ancora finita".
Tanti gol degli attaccanti, prima non segnavano. Come vi spiegate questo cambiamento?
"Nel gioco non abbiamo cambiato molto, ma sono stati gli attaccanti stessi ad uscire e farsi avanti grazie a una migliore condizione. Lukaku e Lautaro hanno ricominciato a fare gol in maniera naturale e alcune cose non si pssono spiegare razionalmente. Sono momenti nella stagione, succede".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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