Inter, per una partenza flash in campionato la difesa friabile non aiuta
Luci ed ombre della pre-season dell'Inter. In particolare per la difesa di Simone Inzaghi, parsa molto fragile in alcune occasioni. In vista del prossimo campionato questa problematica va risolta. Perché se è vero il detto che alla fine lo Scudetto lo vince sempre la difesa più forte...
Disattenzioni e leggerezze imperdonabili
Tralasciando lo straripante 10-0 contro la Pergolettese, dalla sfida con l'Al-Nassr all'ultimo match contro l'Egnatia i gol incassati hanno rivelato i difetti della retroguardia nerazzurra (perlomeno quella vista fin qui). La staticità della linea difensiva al gol di Ghareeb, la mancata chiusura su Vitinha per la palla persa da Lautaro Martinez, le marcature tardive e la poca cattiveria emerse contro gli austriaci del Salisburgo, oltre alla sbavatura di Bastoni e la rete di Dwamena. Una fiera degli errori che, tuttavia, non va imputata solo ed esclusivamente alla difesa.
Gli errori nascono da tutta la squadra, non solo dal singolo
Difatti quello che finora è mancato all'Inter è stata la compattezza di squadra. Quell'interruttore acceso e spento che la squadra di Inzaghi ha patito nello scorcio invernale della passata stagione era ed è sintomo di svagatezza collettiva. L'attenzione costante in un match è imprescindibile. E proprio nelle uscite estive l'Inter, forma fisica a parte, ha patito certe dormite tanto quanto lo scarso filtro a centrocampo. Senza il miglior Calhanoglu e l'appoggio dei compagni di reparto a far schermo davanti la difesa, le difficoltà per i difensori di Inzaghi sono aumentate. E chiunque si ritrovi in persistente balia dei duelli avversari prima o poi...perde.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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