Il più bel capolavoro di Inzaghi, uno stratega che ha riempito di dubbi il Manchester City
Nonostante la sconfitta nell'atto finale della Champions League, la Gazzetta dello Sport ha speso parole importanti per il lavoro tattico di Simone Inzaghi a Istanbul. Perché la sua Inter è riuscita a tenere testa ai campioni d'Inghilterra e alla squadra ormai certificata come la più forte del continente per più di un tempo di gioco, facendosi bucare solo al 70'. E le strategie del mister di Piacenza hanno colto di sorpresa il mago Guardiola: "Ha banalizzato il Manchester delle meraviglie, lo ha narcotizzato con un atteggiamento fintamente remissivo, a lungo ha lasciato che il City palleggiasse e disegnasse le sue cornicette lontano dall’area, con Haaland isolato e fuori contesto come di rado accade". Anche perché, al contrario di quanto ci si potesse aspettare contro una corazzata come il City, l'Inter non ha fatto una gara tutta difensiva e di contropiede, all'italiana: "Il Manchester bellissimo e quasi invincibile a Istanbul non si è visto.
Il gol è arrivato grazie a un’azione mirabile, ma fiorita su uno dei pochi dissesti della fase difensiva interista, con il lato mancino scoperto e debole. Il City non ha rubato la vittoria, la sconfitta dell’Inter non è giusta. Inzaghi avrebbe meritato la chance dei supplementari per come ha imbrigliato e infastidito il City". Un giudizio sincero in merito a quello che va ritenuto come capolavoro del tecnico nerazzurro, celebrato in finale di Champions come l'insostituibile in panchina. A un solo passo da Guardiola - chiosa la Rosea.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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