Il pagellone di Onana - Dalla panchina alla titolarità. E quanto ne beneficia il gioco
Arrivato in nerazzurro dopo un lungo stop dovuto alla squalifica per doping, André Onana è stato sicuramente una tra le piacevoli scoperte del club di viale della Liberazione. Partito inizialmente come il vice-sporadico di Samir Handanovic ed impiegato principalmente in Champions League, il portiere camerunese ha ottenuto l'attestato di titolarità subito dopo la grandissima prestazione di Barcellona, che garantì ai nerazzurri la qualificazione agli ottavi di finale della massima competizione continentale europea.
E Simone Inzaghi, ora, può fare affidamento su un portiere moderno, versatile, in grado di combinare l'abilità con le mani con la tecnica palla al piede. Onana, infatti, come accade con Manuel Neuer al Bayern Monaco, con Ederson al Manchester City e Mike Maignan al Milan, è utilissimo per l'uscita - bassa o alta - da dietro, evitando così la prima pressione della squadra avversaria nella propria metà campo. Ovviamente ci sono da affinare ancora alcune abilità tra i pali, soprattutto nelle prese alte in uscita, ma l'Inter ha la garanzia di avere un felino a difendere la porta. La sua valutazione, dunque, non può che essere abbondantemente sufficiente.
VOTO: 6.5
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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