Il 2023 dell'Inter - Questione di feeling, Frattesi sceglie l'Inter. Ma vede poco il campo
Protagonista di una vera e propria telenovela estiva, che lo ha visto accostato a tutte le big italiane e non solo, in realtà Davide Frattesi non ha mai avuto dubbi sulla sua destinazione futura. Concluso il ciclo biennale al Sassuolo, nel quale si è consacrato come uno dei migliori interpreti del ruolo, diventando altresì un punto fermo della Nazionale prima di Mancini e poi di Spalletti, il biondo centrocampista romano ha scelto l’Inter vicecampione d’Europa, come tappa ideale della carriera per crescere ulteriormente.
Ok, il prezzo è giusto
Trattare col Sassuolo, si sa, non è cosa facile. Quella emiliana è una bottega cara, abituata a farsi pagare bene i gioielli esposti in vetrina. É andata più o meno così anche per il classe ‘99, reduce da due stagioni eccellenti impreziosite da 11 reti e prestazioni sempre convincenti che ne hanno fatto lievitare la quotazione di mercato. Alla fine l’accordo è stato trovato sulla base di un prestito oneroso da 6 milioni e obbligo di riscatto fissato a 27, per un affare da 33 milioni complessivi. Vano il tentativo di inserimento in extremis del Milan, il 6 luglio è arrivata l’ufficialità.
Inserimento a rilento
Trovare spazio nella mediana più forte d'Italia si è rivelato però più complicato del previsto. Partito come primo ricambio del terzetto Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan le possibilità di mettersi in mostra sono state ben poche. Le presenze da titolare si contano sulle dita di una mano: una in campionato, più 14 subentri per un totale di appena 319 minuti, quattro invece in Champions League più una negli ottavi di Coppa Italia col Bologna. Due le reti realizzate, a Lisbona nella rimonta sul Benfica l'ultima, mentre la prima gioia è arrivata nel trionfale derby di settembre.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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