Euroderby - L'ultima Inter in semifinale di Champions League: l'apoteosi a San Siro e la resistenza al Camp Nou
L'Inter ritrova le semifinali di Champions League dopo 13 anni. L'ultima vittoria dei nerazzurri nella top-4 europea risale proprio all'anno in cui arrivò la storica vittoria del Santiago Bernabeu nella finalissima contro il Bayern Monaco, con la doppietta di Diego Milito e l'apoteosi dei nerazzurri di José Mourinho e Massimo Moratti. Dopo quel risultato e dopo il tonfo con lo Schalke 04 nei quarti dell'anno seguente, era iniziato il progressivo calo che ha portato i nerazzurri a mancare la Champions per sei stagioni consecutive, prima della rinascita. Ed ora, il derby contro il Milan potrebbe riportare l'Inter in finale. Ma com'era andata l'ultima, storica, semifinale nerazzurra? Ripercorriamola insieme.
L'andata a San Siro: è trionfo nerazzurro, Messi e compagni ko con un 3-1 senza appello
San Siro è una bolgia il 20 aprile, con l'Inter che affronta il Barcellona di Pep Guardiola. I nerazzurri sono arrivati alle semifinali eliminando Chelsea e CSKA Mosca dopo un girone sofferto (col Barça), ribaltato solo in extremis, i blaugrana sono reduci dal viaggio-fiume in pullman dopo l'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull. La partita sembra mettersi male, col gol di Pedro al 19', ma l'Inter sa reagire. Sneijder firma il pareggio alla mezz'ora, poi ecco la magia di Maicon per il 2-1 nerazzurro. Julio Cesar blinda la sua porta, l'Inter attacca e firma anche il tris: lo segna ovviamente lo straordinario Milito di Champions, con un movimento dei suoi. 3-1 e Barça virtualmente fuori, ma non mancano le polemiche: alle proteste blaugrana si aggiunge l'episodio (da dimenticare) nel quale Mario Balotelli lancia la maglia dell'Inter dopo le critiche dei tifosi. Una scena che sancirà, di fatto, la fine della sua esperienza nerazzurra.
Il ritorno al Camp Nou: il Barça "vende cara la pelle", l'Inter resiste e passa il turno. In dieci
"Ens hi deixarem la pell". Il Barcellona carica i suoi tifosi col motto della città ("Venderemo cara la pelle") e crea un clima decisamente ostile per l'Inter, con 100mila tifosi riuniti nel tentativo di rendere possibile la rimonta. I nerazzurri, però, vivono uno di quei momenti in cui sembrano imbattibili a prescindere da ogni fattore interno o esterno. In campo scende un'Inter encomiabile nella sua organizzazione offensiva, che non viene minimamente scalfita dall'espulsione di Thiago Motta per la sceneggiata di Busquets al 28'. I nerazzurri resistono anche senza Milito, sostituito nell'intervallo per alzare il muro difensivo, e il Barça segna solo nel finale con Piqué. Non basta per trovare la qualificazione, nonostante un concitato finale e un assedio totale alla porta di Julio Cesar. Al Camp Nou festeggia l'Inter e i blaugrana si rendono protagonisti di un episodio disdicevole, azionando gli idranti per "innaffiare" la festa nerazzurra. Il 22 maggio, poi, arriverà la vittoria della Champions League col 2-0 al Bayern Monaco. E il Triplete. Un'impresa che Simone Inzaghi non può emulare, ma il sogno di conquistare la finale di Istanbul è reale. Eccome.
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