Anno 2021 - L’addio di Hakimi
Da protagonista del 19esimo scudetto, a seconda cessione più remunerativa della storia nerazzurra. L'avventura di Achraf Hakimi è stata breve ma intensa. Acquistato dal Real Madrid per 40 milioni di euro (più 5 di bonus) nel 2020, il marocchino ha faticato nelle prime settimane della gestione Conte, salvo poi imporsi e diventare una vera e propria colonna della Beneamata. Appena l'ex Borussia Dortmund ha sistemato la fase difensiva ha letteralmente spiccato il volo diventando una spina costante nelle difese avversarie: i 7 gol e gli 11 assist forniti parlano per lui.
L'amaro addio
Difficile separarsi da lui, eppure Marotta la scorsa estate ha dovuto compiere il sacrificio: troppe le perdite, il bilancio andava sistemato. D'altronde le richieste di Steven Zhang: un big doveva partire per rimpinguare le case della Beneamata, ai tempi neo Campione d'Italia. La cessione doveva essere effettuata entro il 30 giugno, e la corte del Psg, l'unica reale, ha fatto la differenza. Impossibile per il calciatore dire no, anche in virtù del ricco ingaggio offerto dai francesi. Leonardo, suo grande estimatore, si è spinto fino ai 70 milioni di euro. A conti fatti trovare un terzino forte come Hakimi in Europa è assai complicato. L'Inter doveva assolutamente monetizzare e l'affare ha soddisfatto tutte le parti in causa. Nell'operazione, nonostante i tentativi dei parigini, non è stata inserita alcuna contropartita. La cessione dell'ex Real non è affatto banale nella storia nerazzurra: il suo addio, con conseguente possibile ridimensionamento, è stata una delle cause di addio di Conte ai nerazzurri. Poi l'arrivo di Inzaghi e la cessione di Lukaku: ma questa è un'altra storia.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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