Garlando: "Lautaro? E' il cannoniere della gestione Scaloni, il ct non lo ha mollato"
Sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport spiccano le parole di Luigi Garlando in merito a Lautaro Martinez. Tra la mancanza del gol e il prosieguo del cammino nel Mondiale con la sua Argentina, il noto giornalista riflette così sul Toro: “A un certo punto del secondo tempo di Argentina-Australia, Lautaro Martinez si ritrova davanti alla porta, gliel’ha spalancata Leo Messi. Ma il tiro si perde alto, impazzito, come un palloncino bucato. Il Toro poi mette fuori un’altra buona occasione e due gliene scherma il portiere. Comunque, quattro palle-gol nitide sprecate”. Un’avventura infelice fin qui in Qatar per il diez dell'Inter con la sua Nazionale: due gol in fuorigioco contro l’Arabia Saudita, prestazione assente contro il Messico, poi la panchina e il subentro “anonimo” con la Polonia. Così si è visto superare nelle gerarchie da Julian Alvarez, estroso attaccante del Manchester City al quale riesce tutto. Eppure, come spiega Garlando, ciò non vuol dire che Lautaro sia fuori dai giochi: “E’ vero che il Mondiale fa di questi scherzi, ma Scaloni non lo ha mollato.
Non dimentica che l’imbattibilità delle 36 partite di fila, la Coppa America e la Finalissima sono arrivate anche grazie al lavoro e ai gol del Toro che è il cannoniere della sua gestione (21 gol). Scaloni ne ha bisogno perché sa che Lautaro porta in dote un mestiere in area di rigore e un’esperienza internazionale maturata in Champions che il tenero Ragno non può ancora avere. Julian gol sontuosi come quelli ad Anfield o al Camp Nou deve ancora segnarli”. E poi c'è un'altra curiosità che fa riflettere sullo status del Toro tra le file dell'Argentina, ossia l'amicizia con Lionel Messi. Come spiegato sulla Rosea "Messi ha un legame solido di stima e amicizia con Lautaro, è stato il primo a provare a risvegliarlo, cercandolo e servendogli palloni su palloni. La Pulce sa bene che nelle partite più calde che verranno ci sarà bisogno dell’esperienza e del mestiere del Toro che, quanto a disponibilità al sacrificio e spirito di squadra, non è secondo a nessuno. Leo lo ha garantito a fine partita: «Lautaro vive per il gol. Giocherà altre partite e li farà»”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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