Florentino Pérez: "Aggressività mai vista del presidente UEFA. Dobbiamo salvare il calcio"
Arrivano le prime dichiarazioni sulla Superlega di Florentino Pérez, ospite del programma "El Larguero", in onda su Cadena SER: "La scorsa notte abbiamo finito circa all'una. Lavoravamo da molti anni a questo progetto, che forse non siamo stati in grado di spiegare".
Ci spiega cos'è successo ieri?
"Sono un po' triste, perché abbiamo lavorato per tre anni a questo progetto. Ci siamo chiesti cosa potessimo fare per lottare contro la situazione economica attuale. La Liga è intoccabile, l'unico modo per ricavare denaro erano le gare infrasettimanali. Il formato della Champions è obsoleto, genera interesse soltanto dai quarti in poi. I dodici club che si sono incontrati ieri hanno perso molti milioni nelle ultime stagioni. Avevamo quindi deciso di dare vita ad un format che prevedesse partite tra queste squadre, che iniziasse in avvio di stagione, e non da febbraio, e che terminasse alla fine. Tutte queste squadre hanno circa due miliardi di fan nel mondo, sui quattro totali".
La speranza era che se ne aggiungessero tre?
"Con altri cinque che si sarebbero aggiunti per meriti".
E perché è fallito tutto?
"Non ho mai visto così tanta aggressività, da parte del presidente della UEFA e da parte di alcuni presidenti della Liga. Ci ha sorpreso, è un'aggressività mai vista in vent'anni di carriera nel calcio. Minacce, insulti, come se volessimo uccidere il calcio. Volevamo salvare il calcio: dobbiamo salvarlo, perché la gente pensa che non succeda niente, ma in realtà sta succedendo molto. I club britannici, che iniziavano a mostrare non molto interesse, hanno iniziato a contagiare gli altri. C'è gente che gode di privilegi che non vuole perdere".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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