De Siervo: "Le italiane in finale? Grande opportunità, spero in due vittorie su tre"
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha parlato a La Politica nel Pallone su RAI Gr Paramento: "Calcio is back? È così, è un lavoro importante svolto da tutto il settore, tutti insieme per una volta. L'obiettivo era riportare il calcio italiano sulla vetta del mondo, è un lavoro partito almeno quattro anni fa con una riorganizzazione strutturale della Lega Calcio che ha cambiato pelle e si è ripresa il suo futuro. La partita non è più soltanto la semplice ripresa del calcio, ma l'innalzamento progressivo degli standard delle telecamere che usiamo danno enfasi a tutte le fasi di gioco. Lo spezzatino ha aiutato a sviluppare l'audience nell'arco del weekend intero, raccogliendo pubblici crescenti. Ricordiamo che i presidenti hanno perso 2,5 miliardi negli anni di Covid, ma l'Italia ha dimostrato di sapere sempre fare calcio".
Come vede le tre finali?
"C'è grande entusiasmo attorno alla figura di Mourinho, credo che anche la Fiorentina abbia un'occasione eccellente di coronare un anno fantastico. E che dire dell'Inter, che è stata capace di concentrare le sue forze sulle coppe più che sul campionato? Inzaghi e la sua squadra hanno dimostrato di potersi giocare una finale, che forse li vede sfavoriti in partenza, ma questo libera testa e gambe per poter fare la partita dell'anno a Istanbul".
Quante coppe spera di portare a casa?
"Due su tre. Siamo di fronte a una grande opportunità e credo che le finali sia importante arrivare a giocarle, mi insegnate che si possono anche perdere ma la fase fondamentale era saturare il numero delle semifinaliste. Questo è l'obiettivo vero di chi organizza il lavoro".
Finale di Champions League in Italia quando?
"È un tema legato agli stadi, sul tema si è detto molto negli ultimi tempi. Se vogliamo ospitare i grandi eventi non possiamo non appoggiare la federazione. Paradossalmente, queste grandi proprietà straniera hanno i soldi per fare gli stadi, ma manca la capacità italiana di vincere la burocrazia. Il brutto spettacolo di Milano, Roma o Firenze non aiuta a investire nel nostro Paese. Credo che Abodi possa gestire una fase commissariale che in qualche modo aiuti le proprietà a superare i legacci della burocrazia".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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